sabato 23 giugno 2007

L'anno del delfino o l'anno che verrà??

Salto di libertà


Quante volte abbiamo sentito parlare degli Oceani e dei nostri mari come fonti di vita sul nostro Pianeta? La loro massa,copre ben i 3/4 della superficie terrestre e il 90% della Biosfera. La loro protezione è essenziale per il nostro futuro. L'inquinamento dei mari e le pratiche di pesca distruttive sono un anatema per il nostro ecosistema marino. I nostri mari e oceani giocano un ruolo strategico per i meccanismi climatici e meteorologici, distribuendo l'energia della radiazione solare assorbendo il carbonio. E' ovvio che per tutelare il nostro ecosistema marino si è dovuto imporre delle leggi (più che più, molto meno rispettate)La Convention on migratory species (Cms), conosciuta anche come convenzione di Bonn, che ha come obiettivo quello della protezione degli animali selvatici che attraversano i confini nazionali, ha dichiarato il 2007 “anno del delfino”, e invita privati ed organizzazioni internazionali, ad unire le forze per divulgare il messaggio sull’urgenza di proteggere queste specie marine. La Tui, leader europea dei travel group, supporterà il programma ambientale dell’Onu, in applicazione della convenzione di Bonn, per una estesa campagna di informazione pubblica sui vari aspetti della salvaguardia dei delfini ad iniziare dalla salvaguardia degli habitat. L’Unesco ha selezionato la campagna sui delfini come parte delle attività della decade Onu per l’educazione e lo sviluppo sostenibile. L’anno dei delfini è anche un contributo tangibile per ridurre la perdita di biodiversità entro il 2010. Questo evento sembra un campanello d'allarme di una situazione sempre più difficile :i Delfini in tutto il pianeta rimangono continuamente intrappolati in reti da pesca, patiscono la fame per l’aumento indiscriminato della pesca che toglie loro il cibo e soffrono l’inquinamento chimico e acustico. Da più parti sembra affermarsi l’idea che i delfini hanno bisogno di oceani puliti e tranquilli, aree protette e di persone che se ne prendono cura. Perchè, allora i Giapponesi accusano i delfini per la perdita del loro pescato nelle loro pesche nipponiche, mentre i primi a doversi lamentare dovrebbero essere proprio i delfini , visto che è il loro di ambiente e non il nostro? Ma, vogliamo smetterla di prenderci per i fondelli, cari signori che divulgate queste notizie.......? Ancor oggi nulla è stato fatto dove poteva e si doveva intervenire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, sono un delfino, vivo nelle acque nipponiche,e volevo ringraziare personalmente la sig. rosy.
A cause della forma delle nostre pinne non possiamo scrivere da soli un blog per nostra difesa, cosi' abbiamo delegato la sig.ra rosy a intervenire per nostro conto.
Grazie ancora, evviva il kung-fu, abbasso il karate!

Anonimo ha detto...

Bravissima, effettivamente tutte queste giornate mondiali, direttive mondiali, accordi internazionali, tesi a sensibilizzare la gente sulla salvaguardia del patrimonio oceanico, iniziano davvero a irritarmi.
Cosa ce ne facciamo della sensibilita' se poi gli stati permettono adaltri stati di massacrare impunemete gli animali, con le scuse piu' banali e infime!.

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