mercoledì 4 luglio 2007

L'istinto conservativo dalla preistoria ad oggi....



Questo ormai è il momento che adoro di più, della mia giornata...... "Scrivere". Quando arrivo a farlo, significa che sono riuscita ad acquisire altre informazioni e ad essere sempre di più convinta di quello che sto facendo.Ero già sensibile a certe situazioni, ma la conoscenza mi sta portando sempre di più ad amare e a rispettare ogni forma di "VITA"(tra cui i "Delfini"). La storia ci porta a conoscenza che 55 milioni di anni fa ,un gruppo di mammiferi primitivi e terrestri, simili ad un cane chiamati Mesonchidi, trassero origine con molta probabilità, i primi cetacei che furono chiamati, Archeoceti. Da mammiferi terrestri , nel corso dei successivi 30 milioni d'anni si realizzava il graduale adattamento della vita acquatica.L’adattamento dei Cetacei alla vita in ambiente acquatico ha imposto, presupponendo una origine terrestre dell’ordine, enormi trasformazioni anatomiche.I Cetacei, invece, ritornarono dalla terra al primordiale elemento acquatico che offriva più cibo e più spazio e quindi maggiori garanzie di sopravvivenza.L’origine del gruppo, quasi sicuramente polifiletico, rimane però incerta in quanto non si hanno alla base fossili che permettano di identificare collegamenti certi. È ipotizzabile che la base comune sia da ricercare in un gruppo di mammiferi terrestri mesozoici a caratteri generalizzati dei quali però mancano riscontri paleontologici.L’ordine dei Cetacei è diviso in tre sottordini: Archeoceti esclusivamente fossili, Odontoceti e Misticeti, con rappresentanti fossili ed attuali. Poi,Negli anni Ottanta viene ritrovato in Pakistan il più antico resto attribuito agli Archeoceti (Pakicetus) in terreni dell’Eocene basale (circa 55 milioni di anni fa). Questo rinvenimento anticipa di diversi milioni di anni la presenza sicura dei Cetacei ancestrali; le caratteristiche anatomiche degli scheletri presentano ancora caratteri misti, in parte riconducibili a quelli di forme terrestri.Seguono i più avanzati Archeoceti dell’Eocene medio-superiore (Basilosauridae) che vissero e si svilupparono dal Luteziano inferiore (Eocene medio) per oltre 15 milioni di anni. Già nelle forme del Luteziano inferiore dell’Egitto (Protocetus) sono presenti caratteri tipici di un adattamento alla vita marina: corpo allungato, assenza di arti posteriori visibili all’esterno, arti anteriori molto corti. Permangono tuttavia caratteri, quali ad esempio la disposizione di alcune ossa del cranio, la dentatura eterodonte (formula dentaria: 3/3, 1/1, 4/4, 2 o 3/4), le sette vertebre cervicali libere, che non differiscono da quelli degli altri mammiferi coevi. Poche sono comunque le testimonianze fossili e provengono principalmente dal Subcontinente indiano, dal Nord Africa e dalle zone sudorientali del Nord America.ell’Oligocene compaiono gli altri due sottordini: gli Odontoceti e i Misticeti, le cui differenze sono tali che oggi si tende ad accettare l’ipotesi di una evoluzione separata da forme ancestrali terrestri distinte.Gli Odontoceti si evolvono in diversi gruppi, tra i più importanti è da ricordare quello degli Squalodontidi vissuti nell’Oligocene e nel Miocene inferiore: in essi sono presenti caratteri di transizione tra gli Archeoceti e gli Odontoceti.Nel Miocene si sviluppano i Delfinoidei e già 10 - 11 milioni di anni fa sono presenti gli antenati degli attuali delfini, narvali, beluga ecc..........

Ed ora la parola a me!!!!!!!!!!!!!!!!!......Per quello che ho scritto e letto, devo dire con ammirazione che , i Cetacei avevano avuto un ottimo istinto conservativo "l'acqua e il cibo in abbondanza "..peccato pero' che non avevano fatto i conti con l'animale più malvagio del loro futuro......... (come dice il nostro amico del commento e che approvo," l'homo meschinus").

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre il solito problema....l'uomo.
Ciao Alessandra

Anonimo ha detto...

da dei recentissimi studi effettuati dal prestigioso CRU (centro ricerca umana), Si è appurato che il genere umano trae le sue origini preistoriche da un particolare tipo di sterco, lo stronzus exstremus ,fin qui' tutto normale, il problema consta nel fatto che molti appartenti al genere non si sono mai evoluti (stronzus erano e stronzus sono rimasti!)

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