Le lingue degli oceani e la lingua terrestre....

La nuova scoperta fatta dal CNR è che i delfini parlano. non una sola lingua, ma addirittura due. Due linguaggi, uno per piangere e per ridere e uno per parlare con gli altri in «dialetto». Questo il complesso sistema di comunicazione dei delfini, rivelato da uno studio dell'Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr realizzato in collaborazione con diversi delfinari e pubblicato da Michele La Porta sul suo sito internet.IL DIALETTO DEI DELFINI - I delfini parlano, ma con il loro gruppo utilizzano un «dialetto» particolare, che si sviluppa nel corso degli anni e che diventa un veicolo di riconoscimento fra esemplari della stessa comunità. I delfini comunicano usando due linguaggi o segnali acustici: i suoni, detti segnali di vocalizzazioni, e gli ultrasuoni, detti segnali sonar o di ecolocalizzazione. Le due vocalizzazioni sono molto diverse: le prime sono innate e vengono prodotte in occasione di uno specifico evento: in generale riflettono la reazione emotiva del delfino ad uno stimolo esterno.IL LINGUAGGIO SONAR COMUNE - Nel corteggiamento, quando hanno paura, quando si arrabbiano, quando sono stressati e in moltissime altre occasioni questi mammiferi super-intelligenti emettono le frequenze da 20kHz. Come delle grida spontanee, immediatamente percepibili e non difficili da emettere e da essere comprese. I segnali sonar dai 20 ai 200 kHz invece sono più difficili da imparare e da capire. «La condivisione delle percezioni/evocazioni che scaturiscono dai segnali sonar - prosegue Azzali - si imparano con il tempo e richiedono che nella comunità si sia formato un linguaggio sonar comune, ovvero una connessione suoni-immagini acustiche che valga per l'intera comunità». Si può perciò presumere che il linguaggio sonar di un gruppo richieda un lungo periodo di apprendimento da parte dei suoi membri più giovani perchè contiene molti elementi tipici ed esclusivi di una comunità. Ed è per questo che i delfini devono vivere un lungo periodo di apprendimento prima di formare un gruppo con il quale condividere il linguaggio. Un training lento e complicato, che permetta loro di orientarsi nella giungla dei segnali sonar degli altri membri del gruppo in modo da imparare ad ascoltare e a parlare la stessa lingua.LEGAMI SOCIALI - Solo dopo questa lunga fase di apprendimento nascono solidi legami sociali. «Con le relazioni echi-immagini - precisa Azzali - valide per tutti i membri della comunità, nascono i rapporti sociali. Dai nostri studi risulta che gruppi diversi usino il linguaggio degli echi con modalità diverse». Ma quando inizia l'apprendimento? Il cucciolo di delfino comincia ad apprendere il linguaggio sonar addirittura dalla pancia materna «perché‚ i suoni si propagano quasi allo stesso modo nell'oceano e nel corpo della madre». L'apprendimento continua poi dalla nascita ai quattro anni esclusivamente tramite la madre e poi tramite tutto il resto del gruppo.Un'altra notizia ,invece, è che si è scoperta una popolazione che si esprime con fischi, schiocchi e click, fonemi molto simili a quelli utilizzati dai delfini. Il popolo xhosa, etnìa sudafricana che vive nelle disastrate bidonville a pochi chilometri da Cape Town, parla una lingua (di origine bantu) che probabilmente conserva le tracce dei più antichi idiomi ideati dal genere umano. E che è simile a quella dei delfini (Tursiops truncatus), mammiferi particolarmente dotati per la comunicazione e infatti provvisti di due organi di senso deputati allo scopo: uno, a basse frequenze udibili anche dall'uomo, serve per trasmettere stati emozionali come paura, aggressività, gioia o stress. L'altro, ad ultrasuoni impercettibili per l'orecchio umano, è un vero biosonar che trasmette informazioni sulle presenze materiali, come oggetti o altri animali. Che i suoni utilizzati nella lingua xhosa (quella di Nelson Mandela) fossero simili a quelli dei delfini l'ha scoperto una fotografa specializzata nel ritrarre animali, Silvia Amodio, laureata in filosofia con tesi sulle competenze linguistiche dei delfini, scritta dopo aver studiato alle Hawaii con Luis Herman (il più illustre tra gli studiosi di questi mammiferi marini).Ed io,che credevo di essere l'unica a parlare e a capire il delfinese...... hehehehhe!!!
2 commenti:
Devo dire che il tuo blog, oltre ad essere vasto è anche in molti aspetti commovente. Infatti sono giorni che ci entro, ed è veramente fantastico... Complimenti mi piace davvero.
Buona continuazione Luca
cio' che mi piace realmente di questo blog, è che è come sfogliare un giornale, ogni giorno c'è qualcosa di nuovo,e di interessante da scoprire.
Davvero complimenti rosy, non è davvero facile riuscire a tenere alto l'interesse delle persone su di un unico argomento per cosi' tanto tempo.
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