martedì 20 ottobre 2009

Veritas filia temporis...


Viviamo un tempo in cui la verità è indistinguibile dalla bugia. Vi sto invitando per l'ennesima volta a dubitare, ma dall’altra parte c’è in atto un sistema di informazioni frammentarie e decontestualizzate, fatte apposta per seminare il dubbio. Il dilemma viene, di consueto alimentato per confondere, ma, vorrei, lo stesso, invitarvi a “dubitare” in modo sano, se possibile, per provare ad essere meno confusi.
Noi umani siamo i fanatici dell’orbe terracqueo e non lo capiamo. O lo capiamo ma facciamo finta di non capirlo, o diabolicamente ne traiamo profitto. Siamo “specisti” assassini ma non lo riconosciamo.
Se io dovessi chiedere ai giapponesi: chi vi da l’autorità a massacrare balene e delfini? I giapponesi risponderebbero: se voi fate le tonnare in Sicilia come osate venire a dirci che non possiamo massacrare balene e delfini?
Prevale la logica umana che ingiunge che massacrare un umano è un atto efferato, mentre massacrare un altro vivente “non umano” è prassi normale. L’universo è un luogo magico, incantato, misterioso e tremendo allo stesso tempo.
Darwin dice che l’evoluzione “è una forza simile a centomila cunei che cerca di spingere ogni genere di struttura adattata nelle lacune dell’economia della natura, o piuttosto di formare lacune spingendo fuori i più deboli. Lo scopo finale di tutta questa azione dei cunei deve essere quella di vagliare la struttura appropriata e adattarla al cambiamento.”
Questo è il mondo in cui viviamo. Un mondo feroce in un universo selvaggio, ordinato e di grande bellezza. In questo deserto di ferocia e di maestosa bellezza si sviluppa la coscienza.
Dove c’è vita, alcune volte, si sviluppa la coscienza.
Come può un essere che è arrivato a una cognizione così profonda del cosmo vivere tra bugigattoli che appendono brandelli di carne insanguinati di altri viventi, come può vivere sapendo che i suoi simili torturano a morte e vivisezionano altri viventi, come può vivere gloriandosi di massacrare balene con arpioni esplosivi e catturare contemporaneamente i delfini per venderli a chi li costringe ad una detenzione a vita? Come si può vivere sapendo che si sta distruggendo il suo habitat, il suo pianeta? Come può vivere vedendo i suoi simili morire di fame? Come può vivere vedendo i figli dei poveri rovistare nella mondezza mentre lui si ingozza e diventa obeso? Si può veramente essere convinti che lo strapotere sugli inermi, sugli innocenti sia una cosa giusta?
Se le balene; i delfini; avessero la capacità di reagire al tormento che gli infliggono non insorgerebbero - come fece Moby Dick con Achab - contro di voi? Perché voi potete sterminare e io non posso difendere gli inermi? Come potete massacrare a bastonate 27.000 piccole foche in un anno nella vostra civilissima terra canadese e poi guardarvi la partita di baseball in TV come se nulla fosse accaduto?
La risposta io la conosco: i marinai delle baleniere giapponesi sono umani.
E uccidere umani che praticano lo stermino è un atto deplorevole.
Gli umani possono sterminare, le altre specie non possono farlo.
Ma chi lo dice questo?
Lo dice la specie egemone sul pianeta che si è inventata tutto.
Tutto si è inventata: dei, leggi, morale, vita eterna.
E chi decreta che è lecito agli umani il massacro del non umano oltre la specie dominante?

AMBIENTE. Film-choc documenta la strage di delfini in Giappone

Premiato al Sundance Festival 2009, "The Cove" fa discutere l’America
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Ancora pochi giorni, e come ogni anno ricomincia puntuale la mattanza. Ogni settembre a Taiji, una baia affacciata sul Pacifico a Sud-Ovest di Tokyo, centinaia di delfini diretti verso i mari del Sud sostano in questo pezzo di oceano. Ad attenderli, anch’essi puntuali, i bracconieri giapponesi. Bastano poche ore perchè la baia si tinga di porpora. Dei grossi cetacei, alcuni vengono spediti nei vari delfinari nel mondo, per altri ha inizio la mattanza. In tutto si parla di 20mila esemplari all’anno.

Della cattura illegale dei cetacei oggi però si può sapere e vedere molto di più. Grazie a un’idea di Richard O'Barry, una lunga esperienza di allenatore di delfini (tra gli altri, anche della star tv Flipper), e di Louie Psihoyos, apprezzato fotografo naturalistico, inserito da Fortune fra i dieci migliori del mondo. Il loro The Cove, premiato all'ultimo Sundance Festival, documenta l’intera strage. Per le riprese, i due si sono rivolti a una coppia canadese di assi dell'apnea, dotati di telecamere nascoste supertecnologiche. Il film arriverà in Europa a fine anno, intanto negli States già tutti ne parlano.

p s:

Il mistero a volte incombe come una piaga sul mio intelletto e, la perplessità genera radici sempre più ignote e stimola il mio inconscio a dubitare ancora una volta sulle azioni degli esseri umani. Non nego che all'inizio, sul mio volto si era disegnato un sorriso di soddisfazione. Il primo pensiero che mi era saltato per la testa fu: -Finalmente il mondo saprà tutta la verità!- Ma, per fortuna è stato solo un piccolo bagliore di stupidità e, tornata d'impeto alla realtà mi son detta: Io faccio parte del mondo e già sapevo!! Le immagini del film denuncia vanno in giro da oltre tre anni e, io ne sono la prova vivente di documentazione... L'inganno come al solito c'è, tutto sembra lineare e commovente, sembra perfetto come un nuovo inizio di sensibilizzazione a livello mondiale, ma, non oso pensare che sia un'altro efficacissimo sponsor. Oppure si?

Solo i bambini si entusiasmano per le apparenti novità....

martedì 14 luglio 2009

Rete Diabolica !!


Un nome senza tempo, che si perde nella notte ancestrale dei secoli.
Una Stella senza età, come un mito che non vuole spegnersi.
Un simbolo che sa tanto di verità: la "Cupidigia".
Il copione è sempre lo stesso, si identifica una "location" e poi si costruisce un "parco giochi" (per adulti e bambini) dove concentrare più attrazioni, non in concorrenza tra loro, per poter vendere più biglietti d'ingresso. A Riccione ci sono, nella stessa area Aquafan, Imax e Oltremare. 24 euro cadauno Aquafan e Oltremare e 8 euro Imax; è però possibile anche acquistare una combinazione giornaliera che li includa tutti e tre. Ci sono varie cose che disturbano e che al pubblico fanno pensare di non essere rispettato, di essere visto solo come un pollo da spennare. La prima è che all'interno del parco "Oltremare" ci sono più bar, gelaterie, piadinerie, negozi di souvenir e gadget che attrazioni: come dire che è impossibile per il visitatore dopo aver pagato un già salato ingresso (24 euro) non spendere altri soldi. Ad "Oltremare" la maggiore attrazione è costituita dai delfini, 8, prigionieri di una grande vasca che pare contenga 8 milioni di litri d'acqua ma, per quanto grande sia, rispetto all'oceano che questi animali dovrebbero solcare liberi, è sempre poco più di una goccia. Gentili e preparati addetti spiegano che queste vasche, rispetto alle precedenti, sono molto più vicine all'ambiente naturale, perché si sviluppano su più livelli, da pochi centimetri a diversi metri.
Spiegano anche che uno dei delfini, tra il precedente delfinario e il nuovo parco, sta lì da 40 anni, in pratica è stato condannato all' "ergastolo" in una piscina dove può fare nuotate di massimo 30 metri in linea o circa 100 in circolo.
Lui, il delfino, che potrebbe nuotare per centinaia o, nelle specie migratorie, per migliaia di chilometri. In tutto il mondo, dichiarano, che ci sono aree protette in cui questi mammiferi possono vivere e riprodursi indisturbati, ma ,per quanto riguarda il nostro paese, il Ministero dell'Ambiente ha avuto la brillante idea di attuare la privatizzazione di queste aree. E' ovvio che con questa decisione, avremmo lo stesso epilogo dei parchi acquatici. A mio avviso, non credo che un privato, operi solo per coscienza senza avere un rientro prettamente economico, un risultato che ne conseguirebbe, è quello di dare alla luce, un'altra nuova forma di abololizione dell'etica morale e non.
Le attività umane, come si è visto nel corso dei secoli, esigono un "terribile pedaggio" dal "mondo degli oceani e dei mari"e, se fino ad oggi abbiamo ascoltato i molti allarmismi da parte di associazioni a tale riguardo, cosa potremmo aspettarci nei prossimi decenni? Ecosistemi marini vulnerabili, come i coralli, e importanti attività di pesca sono stati danneggiati da un eccessivo sfruttamento", oltre alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, a pratiche di pesca distruttive, a specie esotiche invasive e all' inquinamento marino, in particolare se proveniente da fonti terrestri. In poche parole, molte sono le leggi internazionali e regolamenti che nessuno fa rispettare. Se dovessimo effettuare un conteggio finale,
vedremmo che, le riserve marine sono nei fatti oltre che a parole, molto riduttive. Sembra esserci una mancanza globale di volontà o di motivazione da parte dei governi nazionali per far applicare le leggi e per proteggere le riserve. Le corporazioni di pescatori esercitano un'influenza finanziaria significativa e i politici e burocrati sono facilmente "corruttibili". C'è una forte motivazione economica per saccheggiare gli oceani e non molta per proteggerli. Gli umani si comportano da predatori, ma la specie umana si comporta molto peggio di qualsiasi predatore naturale, come se fosse al di sopra delle leggi ecologiche ed ogni specie che non vive in accordo con le leggi naturali è una specie sulla strada dell'estinzione.
Post scriptum:
Uno specchio sporco non riflette distintamente la forma che gli si pone di fronte e l'intelletto, ottuso dalla sazietà, non accoglie la conoscenza dell'etica. Una terra incolta genera spine e da una mente corrotta dalla gola germogliano cattivi pensieri. Come il mare non si riempie mai del tutto pur ricevendo la gran massa d'acqua dei fiumi, allo stesso modo il desiderio di ricchezze dell'avaro non È mai sazio, egli le raddoppia e subito desidera quadruplicarle e non cessa mai questo raddoppio, finché la morte non mette fine a tale interminabile premura. Aspetto, con ansia, l'estinzione dei malvagi....

sabato 4 aprile 2009

Testimoni di Verità "Negate"...


Dalla geografia alla strategia, un passaggio che colpisce anzitutto l'intelligenza della civiltà, dove l'identità del singolo cittadino, viene sacrificata alla totale eteronomia. Eppure sono molti coloro che pensano che il dispiegarsi delle conquiste scientifiche, l'evolversi delle cure mediche, la potenzialità reale di eliminare fame, guerre e ignoranza dalla faccia della terra, porti gli uomini ad evolversi verso comportamenti più logici e civili, per allontanare il medioevo dei ricchi che dominano sui poveri, dei colti che si approfittano degli ignoranti, e per lasciare i dogmatismi di tutte le religioni nel buio della nostra storia. Ciò non è avvenuto ed è importante che ci si cominci a chiedere perché, visto che diminuisce di giorno in giorno la possibilità del pianeta terra di resistere alla distruzione dei suoi equilibri. 
Balene:santuario mar Ligure e' fogna(ANSA) - 
ROMA, 26 FEB - L'area del mar Ligure che doveva diventare un paradiso per balene e delfini e' 'inquinata da batteri fecali in alto mare', dice Greenpeace. Questo tipo di inquinamento, insieme al 'traffico marittimo incontrollato' con velocita' vicine 'ai 70 km/h' -si legge nel dossier 'Balene a perdere'- ha causato un calo del 75% degli avvistamenti di balenottere e del 50% di stenelle. L'assenza di 'regole' e la mancanza di 'un piano di gestione' hanno trasformato il santuario in 'una fogna a cielo aperto'.
© Ansa
ps:
Hanno finanziato con dei fondi  l'apertura del santuario dei cetacei , ma, non è altro che un ritrovo di patetici esaltati che vanno a fare le gite domenicali e non, diventando automaticamente complici inconsapevoli dei rischi biologici e vitali degli abitanti del mare, la cultura del consumismo, dell’individualismo, dell’ “avere per essere”, dell’immagine e dell’apparire a tutti i costi, nasce dal lavoro martellante di anni di televisione commerciale, alla cui cultura anche la "Rai" si è adeguata, sponsorizzando con l'arrivo dell'estate le aperture estive di tutte le attività commerciali inerenti al mondo che nuota attorno ai delfini in cattività e oltre..... All’odore del denaro e del potere, il popolo degli insensibili diviene sempre più avido. Chi  è, che veramente riesce a percepire con il proprio olfatto tutto ciò che odora di ipocrisia e di raggiro?  
Sono stati stanziati ben 2,7 milioni di euro circa, e una parte di questi per  il progetto GIONA sul mantenimento degli habitat naturali marini, in riferimento anche al Santuario dei Cetacei, e se questo è il risultato dalla gestione dei fondi, cosa ci si puo'aspettare negli anni a venire?
Nel frattempo, l'unica certezza che abbiamo, è che l’area del Santuario è fra le più trafficate del Mediterraneo, soprattutto per la presenza di porti industriali di considerevoli dimensioni e un tale affollamento, secondo nuove fonti, potrebbe aver convinto i cetacei a spostare il loro habitat verso i confini dell’area, in zone meno battute. L’inquinamento del Mediterraneo costituisce infatti una minaccia alla sopravvivenza dei cetacei. 

Meditate gente, meditate!!!

giovedì 2 aprile 2009

Gli Acquari... Lagher per cetacei !!!



Secondo il Decreto del Ministero dell´Ambiente n.469/01, i delfini della specie Tursiope possono essere detenuti in cattività solo nel caso in cui siano garantiti validi programmi di educazione, ricerca e riproduzione. Purtroppo la realtà è ben diversa e i delfini sono trattati, nella maggioranza dei casi, come dei giocolieri da addestrare che devono continuamente esibirsi davanti a un pubblico urlante e a volte poco rispettoso, costretti a una vita innaturale.
E , come testimonia anche questo ennesimo decesso, i delfini continuano a morire senza che vengano rafforzate le misure a loro effettiva tutela.
«Uno è un caso, due una coincidenza, tre una certezza» diceva Agatha Christie, che di gialli e di misteri se ne intendeva. Ma se i numeri salgono e superano anche la dozzina, più che un mistero è una tristissima evidenza. A parte le morti di cui non viene data comunicazione ufficiale, e che ha come conseguenza la sostituzione immediata dell'animale deceduto con un altro di ignota provenienza, appare ormai evidente che i delfini detenuti all'interno di delfinari e acquari non sono certamente così longevi come si vuol far credere."Lasciando da parte ogni considerazione sulla provenienza dei delfini, che per legge dovrebbero unicamente provenire da nascite in cattività, risulta inaccettabile che si continui a permettere la detenzione di questi animali sensibilissimi, facilmente soggetti a stress e pertanto ad abbassamento delle difese immunitarie, attraverso l'alibi di progetti scientifici, di educazione e sensibilizzazione, mentre il vero scopo delle strutture che li detengono è di tipo speculativo.
Roma, 30 mar. (Adnkronos) -
''Mentre gli acquari italiani si preparano alla stagione estiva 2009, un altro delfino ha perso la vita nelle vasche dei circhi d'acqua''. Lo riferisce la Protezione Animali, secondo cui ''Speedy, un delfino malato, sarebbe deceduto nella struttura del capoluogo ligure a poche ore di distanza dal suo trasferimento dal delfinario di Rimini''. ''Come reso noto da organi di stampa, il decesso sarebbe stato comunicato alcuni giorni fa dalla struttura romagnola; il delfino, di circa 40 anni, sarebbe morto a causa di un'infezione batterica. Nulla, tuttavia, e' detto in merito al luogo del decesso ne' a un eventuale trasferimento del delfino presso altra sede - sottolinea l'Enpa - A tale proposito, la Protezione Animali chiede all'acquario di Genova, nella persona del responsabile veterinario, la dottoressa Claudia Gili, di confermare tali circostanze; in caso contrario l'Enpa sara' lieta di smentire queste notizie''.
''Per i delfini - ha dichiarato Giovanni Guadagna, Responsabile Ufficio Cattivita' di Enpa - il trasporto e' molto stressante; inoltre, i trasferimenti, oltre a metterne in pericolo la salute, compromettono la complessa rete di relazioni che i tursiopi stabiliscono tra loro; i delfini, infatti, sono animali sociali e il loro delicato equilibrio psicofisico puo' risentire drammaticamente dell'interruzione di tali legami''. ''Purtroppo, nonostante le critiche che a livello mondiale si sollevano sulle possibili sofferenze patite da questi animali, - conclude Guadagna - gli acquari non esitano a creare un'atmosfera di fittizia allegria e distensione''.
ps:
Quello che sono riusciti ad architettare con il loro spiccato egoismo, è una prigione di vetro a cielo aperto.  Si attuano campagne pubblicitarie, con la consapevolezza, che una famiglia comune abboccherà all'inganno dei media, che puntualmente martellano, con la loro dialettica le menti deboli e offuscano una realtà, che da tempo è contorta.  I  documentaristi ed i giornalisti utilizzano un insieme di clichè visuali ampiamente testati e provati per convincerci dell’autenticità e veridicità del loro lavoro. Attenzione, le menzogne uccidono. Ci sono le prove, le testimonianze, i documenti. Basta provare a cercare, basta avere voglia di sapere...
Meditate gente, meditate!!!

domenica 8 marzo 2009

Ocean 2009: I sonar colpiscono ancora !!!


Stupisce, e un pizzico delude, constatare come una pausa di riflessione con una durata di un "tot minimum tempus", porti a una sintesi per me già scontata. Un tempo, che ha la durata di una melodica canzone, quella che mi ha sostenuto e tenuto compagnia fino ad oggi. Ho avuto un'ottima consigliera "me stessa". Un'analisi profonda e ponderata, mi ha portato a vedere i vari colori dei comportamenti umani, che di certo non hanno nulla a che vedere, con i colori sinceri della natura. E' vero che in tutto questo tempo le nostre visioni che in passato potevano darci forti emozioni sono state modificate con estrema violenza visiva interiore, modificando così le connotazioni più semplici della vita in formule empiriche. La scienza, sembra aver vinto la battaglia, ma è assolutamente vietato arrendersi. Il risultato sembra avere un prezzo molto alto. E' vero. La scienza avrà alleviato le sofferenze della malattia e la pesantezza del lavoro, ci avrà anche fornito una miriade di gadget per il nostro divertimento e la nostra comodità, ma ci ha lasciato in un mondo dove non esiste più la meraviglia. I nostri tramonti si sono ridotti a frequenze e lunghezze d'onda. La complessità dell'universo si è trasformata in una serie di equazione matematiche, gli Oceani si trasformano in H2O. La nostra concezione del valore della vita umana è stata sfatata. Persino la tecnologia che promette di unirci ci divide. Oggi, ognuno di noi è elettronicamente collegato a tutto il resto del pianeta e tuttavia ci sentiamo sempre più soli. Siamo bombardati dalla violenza, da divisioni, conflitti e tradimenti. In sintesi, siamo in mezzo ad una strada: più tecnologia uguale a più disoccupazione; più disoccupazione uguale a più delinquenza. Il tutto comporta un incremento dell'emarginazione sociale ; - socializzazione+diffidenza=morte civile. La cosa che mi indigna di più, è l'indifferenza che consapevolmente, nella società in cui viviamo, stende un tappeto di vergogna, che asfissia con la sua pesantezza lo splendore della vita. Mentre noi viviamo tranquilli nelle nostre case, dobbiamo ricordare che fuori dalla porta c'è chi trascorre l'ultimo spezzone della propria vita al margine di quel cantuccio della società in cui la solitudine, la miseria e l'emarginazione hanno tolto il valore della propria esistenza. E' una somma di nervosismo e frustrazione, complici di questo sistema irresponsabile anche i "Media" !!!!Lo scetticismo è diventato una virtù. Ormai le doti dell'uomo intelligente sono il cinismo e la continua ricerca della prova scientifica. Non c'è da stupirsi se oggi giorno gli esseri umani si sentano più depressi ed impotenti che in passato, l'ignoranza prevale. Chi è questo Dio della scienza? Chi è questo Dio che da ai suoi uomini il potere, ma non le regole morali per usarlo? Quale Dio da il fuoco ai suoi figli senza avvertirli che è pericoloso? Il linguaggio della scienza non ci dice ciò che è bene e ciò che è male. I manuali scientifici ci spiegano come provocare una reazione nucleare, ma non ci chiedono di riflettere sulle sue implicazioni morali. Ma, se come sempre le vittime sono degli innocenti, come mai dobbiamo subire l'ennesima beffa della non spiegazione a ciò che accade alla natura? Non si può sempre dare adito al teorema della natura che uccide se stessa, quando è evidente che complice di tutto è la natura corrotta di alcuni potenti, che affondano con i loro giochi di guerra, interi ecosistemi.
AUSTRALIA: BALENE SPIAGGIATE IN TASMANIA, SALVE SOLO 50 SU 200 (ASCA) -
Poco piu' di una cinquantina di balene e cinque delfini, rimasti spiaggiati in Tasmania con altri 150 esemplari, sono stati salvati dai ranger e dai volontari accorsi dalle prime ore della mattina a King Island. A renderlo noto la Cnn.
Le 54 balene pilota facevano parte di un gruppo di 192 piccoli cetacei che inspiegabilmente si sono arenati in massa su una spiaggia situata tra la Tasmania e l'estremita' sudorientale dell'Australia.
Il servizio Parks and Wildlife della Tasmania ha fatto sapere che le balene sopravvissute sono state riportate in mare, le altre invece non ce l'hanno fatta.
''Cio' significa che tutte le sopravvissute adesso sono state riportate in alto mare'', hanno spiegato i soccorsi in una nota.
Purtroppo non e' la prima volta che i delfini e le balene si spiaggiano a grandi gruppi, ha spiegato il portavoce del Parks and Wildlife Service, Chris Arthur.
Nel novembre del 2004 un gruppo di 97 balene e delfini si spiaggiarono alla Baia dell'Elefante Marino sempre nelle King Island. In quel caso, morirono tutti gli esemplari.
ghi/cam/alf
ps:
C’è una verità di fondo che rimane inalterata: gli animali hanno capacità superiori riconosciute e dimostrate, e chi ha la fortuna di condividere la vita con uno di loro potrà affermarlo senza il bisogno di addentrarsi in troppe elucubrazioni scientifiche. si esclude a priori, la lettura e i commenti su questi articoli a chi avesse preso il blog per una fattoria, nonchè a oche, galline, mucche, asini e maiali. E' solo per le specie rare, che vale la pena di lottare..!!
Meditate gente, meditate....!!!


mercoledì 7 gennaio 2009

I bambini : cavie inconsapevoli


Esiste una linea non tracciata dietro una duna nel deserto, il tutto è impercettibile alla vista, mentre io continuo a camminare nella sabbia percorrendo le stanze della vita. Il silenzio incombe tra un battito e l’altro del mio cuore, aspetto di capire quale sia il passo successivo, il momento in cui tutto può essere e tutto ha la forza di cambiare. Basta un indugio, un’orma poco calcata e, la vita prende una piega diversa, una direzione differente. Mi accorgo che il mio cammino non è sul deserto di sabbia reale, ma, nell’arida distesa di sabbia che si trova nei cuori delle persone con tutto il loro egoismo, è difficile da accettare, perché inverosimile. Non ho mai voluto pensare a catastrofi o pandemie ma, molte volte penso a come siano fragili ed effimere le cose da noi costruite. La natura d’altro canto ha la sua forza e l’ha notevolmente dimostrato, una forza che di lunga supera quella dell’uomo e in un tempo relativamente breve, potrebbe cancellare ogni nostra traccia. La triste verità è che il mondo starebbe meglio senza la nostra presenza. La natura reclamerebbe immediatamente gli spazi che le erano stati sottratti dall’uomo. Quali sarebbero le conseguenze che si avrebbero sugli animali? La risposta è semplice: Le razze in via d’estinzione, in difficoltà per la riduzione del loro habitat naturale, si gioverebbero della nostra assenza e tornerebbero a crescere. La terra senza di noi sarebbe un posto più sicuro, per le specie in pericolo. I danni creati dall’uomo, sono molti, è una somma di fattori che rende il tutto inquietante, tanto che ci vorrebbero degli anni per cancellare la nostra opera devastatrice. Dell’estinzione di massa, forse testimonierebbero solo i fossili, plastica e vetro…In parole povere la terra si dimenticherebbe ben presto di noi…
Però, qualche buontempone ha creduto bene di inquinare la mente dei più piccoli, cercando di scaricare le responsabilità sulla loro mente fertile inventandosi addirittura un videogioco per la difesa del mare, sentite questa!!!
Un videogioco per la difesa del mare
07 Gennaio 2009 
I videogiochi sono stati spesso oggetto di forti critiche per l’uso quasi maniacale di alcuni, in particolare di adolescenti, e per la presenza di immagini violente. L’uso di videogiochi però, secondo alcuni esperti, potrebbe essere un mezzo utile a trasmettere messaggi positivi e non solo di violenza come avviene nella maggior parte dei casi. Il messaggio divulgato dai videogiochi produce infatti un’utile stimolazione al cervello del giocatore perché “trasformato” in immagine viene trasmesso con estrema facilità. Ecco perché sarebbe utile che i videogiochi trasmettessero valori e messaggi positivi. 
A questo devono avere pensato gli ideatori di una serie di videogiochi intitolata Pianeta da Salvare,dedicata ai più piccoli, attraverso cui i bimbi si divertono con emozionanti avventure e vengono a conoscenza dei rischi che corrono alcuni ecosistemi e certi animali come ad esempio delfini e tartarughe.
Un videogioco della serie è infatti dedicato proprio alla difesa dell’ambiente marino. Nei I Difensori del Mare, questo il titolo, si può scegliere se impersonare i personaggi Greg o Mila, aiutare lo zio, abitante su di una remota isola, a realizzare un parco marino per le specie marine che rischiano l’estinzione. 
ps:
Siamo alle solite!! Nella notizia, sopra riportata, si legge chiaramente, come le parole si trasformano in storia. Si prova, ad ampliare un concetto di scolarizzazione. Finta sensibilizzazione a un problema, che non può ripercuotersi nella mente di un bimbo. Mai un grande scienziato, un genio della tecnica, un capo di stato, un ricco imprenditore o un magnate dell’industria ha potuto testimoniare uno stato permanente di sensibilizzazione e, si vede dallo stato delle cose incompiute o addirittura mai messe in atto. Allora perché rivolgersi ai bimbi? Come si può credere a una notizia così Machiavellica? Il tutto mi fa di nuovo pensare, a chi c’è dietro o addirittura a cosa è che spinge un esperto (ancora non ho capito se è un esperto in truffa, ai danni dei minori) ad approvare e convalidare un mezzo così effimero. E’ semplicemente un nuovo” miraggio”, infatti, questa forma persuasiva incrementa il fatturato delle aziende. Si trovano finanziatori interessati ad approfondire un tema, che da tanto tempo fa discutere (la pubblicità occulta), tanto da far nascere molte agenzie specializzate nel settore di pubblicità subliminale. Li possino….
Dei tre mondi, quello vegetale, quello animale e quello umano, quest’ultimo appare senz’altro il più malato. Al grandioso sviluppo della scienza e della tecnica corrisponde in egual misura una spaventosa deficienza di saggezza e d’introspezione. Il nostro è un mondo di giganti per quanto riguarda la conoscenza dell’atomo, ma un mondo d’infanti per quanto riguarda la conoscenza dell’anima.

lunedì 22 dicembre 2008

Corruzione ad alta velocità!!


L’obiettivo principale dell’uomo è di arrivare a distruggere l’ambiente che ci circonda. Si vive nella società del consumo dissipativo, assillata dal problema del riciclaggio dei rifiuti, e l'inquinamento del pianeta è oggi arrivato a un livello tale da minacciare la stessa sopravvivenza degli esseri che lo abitano. Come è stato possibile che tutto questo accadesse? Semplice corruzione ad alta velocità, pochi ne parlano, pochi hanno il coraggio di denunciare. Siamo a una vera propria rottura democratica, difficilmente armonizzabile con le direttive europee. Sono molteplici le leggi che sono disapplicate pur di favorire il percorso economico più sporco. Non dimentichiamoci che una delle cause maggiori della distruzione ambientale è la pesca illegale (ma legalizzata dallo Stato). Non vorrei essere ripetitiva ma è sempre un bene ricordare che:
“Le reti a strascico zavorrate con piastre fino a 10 tonnellate lasciano al loro passaggio un ambiente distrutto. Attualmente, ogni anno viene dragata una superficie grande il doppio degli Stati Uniti. La base biologica delle acque profonde viene così cancellata per sempre.” La culla della vita, sta morendo e con lei tutti i suoi abitanti.
Dal Summit internazionale di Roma al Summit internazionale di Creta con l’ennesima beffa in agguato.
Allarme dalla Grecia – Il Delfino comune sempre più minacciato.
Classificato come specie a rischio di estinzione geografica in Mediterraneo nella Lista Rossa dell'Iucn sin dal 2003 non ha ancora visto reali azioni per la sua difesa.
Le Autorità greche, le Ong, i ricercatori e i rappresentanti del settore della pesca artigianale si sono riuniti per discutere misure immediate per evitare la totale scomparsa del delfino comune e di altri mammiferi marini minacciati.
Nel 2003, il delfino comune è stato classificato come specie a rischio di estinzione geografica in Mediterraneo nella Lista Rossa dell'Iucn per le Specie minacciate. Questo delfino è incluso anche nelle Appendici I e II della Cms ed è protetto da Accobams, l'Accordo per la Conservazione dei Cetacei del Mar Nero, Mar Mediterraneo e zona atlantica adiacente. Tuttavia, fino ad oggi non è stata intrapresa alcuna azione concreta per proteggere questi animali. Di conseguenza, lo stato di conservazione del delfino comune è ora più che mai allarmante.
Secondo i rappresentanti di OceanCare e della Wdcs, la Whale and Dolphin Conservation Society, presenti al Summit tenutosi a Creta, azioni immediate di gestione possono evitare un ulteriore declino del delfino comune del Mediterraneo, ma i Governi debbono agire prima che sia troppo tardi per una specie che, a dispetto del nome, sta diventando sempre meno comune.
La situazione è molto preoccupante in Grecia, in particolare nelle acque a est di Lefkada e intorno all'isola di Kalamos, dove i delfini comuni sono passati, nel corso degli ultimi 10 anni, da 150 a soli 15 esemplari. Per questo motivo, un Appello per salvare gli ultimi delfini comuni intorno all'isola di Kalamos è stato lanciato da 13 Ong nazionali e internazionali e formalmente appoggiato dal Summit di Creta. Tale specie è in forte declino anche nel Golfo di Vera, in Spagna. Nell'Adriatico settentrionale, i delfini comuni erano abbondanti fino agli anni 60 ma oggi sono completamente scomparsi.
I ricercatori ritengono che la principale causa del declino del delfino comune sia il depauperamento delle prede dovuto alla pesca eccessiva.
Un'altra minaccia è rappresentata dalla mortalità a causa delle catture accidentali negli attrezzi da
pesca, in particolare nelle reti derivanti (le tristemente note «spadare» o «ferrettare»).
(Fonte Wdcs Italia)
(16 Dicembre 2008)
ps:
Distruggere l’ambiente è un crimine a tutti gli effetti.
I gravi attentati all’ambiente commessi nei 27 Stati membri dell’Unione europea saranno d’ora in poi considerati come crimini. Il Parlamento europeo ha votato il 21 maggio 2008 una direttiva che definisce una lista minima di comportamenti delittuosi che saranno sottoposti al diritto penale in ogni Stato dell’Unione. Anche gli atti deliberati, così come i casi di negligenza grave potranno essere sanzionati penalmente.
Fonte: “LaRevueDurable”, Numero30 (agosto-settembre 2008)
Legge che però non viene applicata in egual misura a tutte le Nazioni…
Vorrei rammentare sia alle associazioni ambientaliste, sia ai governi, che per riciclaggio di rifiuti s’intende il corretto smaltimento degli stessi e, non il riutilizzo di petizioni e denunce inoltrate ai governi, ed effettuate da chiunque voglia vivere in un ambiente decoroso e salutare, cestinandole come fossero carta straccia. Oltretutto non c’è bisogno di esporre ingannevoli loghi che mascherano (malamente) l’esclusiva brama economica, di chi li predispone.
Il paradosso in tutto questo, è che se un individuo denunciasse, un illecito ambientale alla comunità europea, questa sanzionerebbe il paese in questione, il quale dovrebbe pagare penalmente attingendo ai tributi dello stesso individuo. Personalmente proporrei senza alcun indugio,l’espulsione di tutti i parlamentari che evitano le proprie responsabilità continuando ad omettere le leggi.
Con questo termino augurando un Felice Natale e Felice Anno Nuovo a tutte le associazioni e ai governi che fino ad oggi non hanno fatto nulla per intervenire anche nelle situazioni più ovvie e basilari, ad esempio in tema di rispetto e tutela della vita.. Vergogna!!

domenica 14 dicembre 2008

Primo traguardo!!

Non ho parole, ma un "GRAZIE" a questo punto è d'obbligo. Il video sotto si commenta da solo.

martedì 9 dicembre 2008

Finanziamenti fantasma!!


Ci sono leggi basta applicarle.
Non si può assolutamente vivere in un mondo, in cui l’ambiente rappresenta una risorsa immane e assistere, prove alla mano, ad un degrado continuo perpetrato nel tempo. Le mille contraddizioni, i conflitti, gli interessi economici, comprese le coperture da parte di organismi nazionali ed internazionali date ad organizzazioni criminali senza scrupoli. Ecomafia! Già la sola parola mette inquietudine, un termine che indica le attività di gruppi criminali organizzati dannosi per l'ambiente, compreso il commercio illegale di animali appartenenti a specie protette a rischio o in via di estinzione. La criminalità ambientale ha già varcato i confini nazionali e il modello di saccheggio del territorio e delle risorse ambientali è facilmente esportabile su tutto il pianeta.
Tuttavia il saccheggio del territorio non è una peculiarità della mafia o di altre organizzazioni "propriamente" criminali. Le loro attività s’inseriscono in un contesto di aggressione territoriale globale, fioriscono in una mentalità di deturpamento e inquinamento del territorio, in una prassi di vera e propria depredazione e distruzione dell'ambiente, cui concorrono, a vario titolo, grandi imprese e istituzioni pubbliche e che è stata, assai spesso, almeno dalla fine del XIX secolo ad oggi, funzionale allo sviluppo del capitale globale, o frutto di una profonda e gretta ignoranza. La cosiddetta ecomafia è solo uno degli aspetti particolari di un'eco criminalità istituzionalizzata e diffusa. La notizia: LA LUFTHANSA NON TRASPORTERÀ PIÙ DELFINI per conto di acquari e parchi marini, decisione presa in seguito alla morte di due delfini, uno dei quali una femmina incinta, durante il trasporto dalla Russia in Argentina, nel novembre dello scorso anno, cosa sta ad indicare se non che fino ad allora tale tratta si compiva indisturbatamente? Le domande che mi pongo ora, sono d’obbligo: Chi e come ha procurato i delfini? Perché, le varie associazioni che si avvantaggiano di fondi pubblici, non riescono a bloccare questo traffico, a mio parere, “illegale”, dal momento che gli animali sopra citati fanno parte della specie protetta? Potrei scrivere migliaia di episodi simili a quello menzionato, ma preferisco fermarmi qui…
In ogni caso, fino a che punto è veramente radicata, l’ecocriminalità nella mentalità umana?
ANIMALI: SI ALLARGA TUTELA SPECIE, MA BUDGET SOLO 7 MLN EURO

(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Si allarga la tutela delle specie migratrici. E' stato, infatti, raggiunto l'inserimento di specie di mammiferi marini nelle liste della Convenzione delle specie migratrici (Cms), la cui 9/a Conferenza delle Parti si e' chiusa oggi a Roma. Si è inoltre raggiunta la decisione di impegnarsi per le specie marine migratrici dell'Artico, minacciate dal cambiamento climatico, e di ridurre le minacce nell'Oceano Indiano e nel Sud-Est asiatico, attraverso la creazione di nuovi accordi. Nuovi inserimenti anche di piccole balene e delfini nelle Appendici della Convenzione (come il tursiope del mar Nero, il delfino dell'Irrawaddy o la popolazione mediterranea del grampo, la popolazione di stenella Climene dell'Africa occidentale). Nonostante cio', il portavoce della Whale and Dolphin Conservation Society, Nicolas Entrup, parla di ''uno schiaffo al futuro della conservazione delle specie''. Secondo Entrup ''e' sconcertante dover riconoscere che a questo meeting le Parti hanno approvato un budget totale di meno di 7 milioni di euro come budget della Convenzione, con una cifra irrisoria di 170.000 euro destinata ai progetti di conservazione nei prossimi tre anni''. Tuttavia, per la Wdcs ''c'e' una seria preoccupazione per la tendenza al disimpegno nell'adottare misure concrete di conservazione''. (ANSA). Y62-GU
05/12/2008 17:40
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Ps:
Ultimamente non si riesce a sentire che questa parola “DENARO”, e per esso si sporca il mondo sempre di più con il sangue innocente di chi popola i tre quarti dell’emisfero terrestre. E in ossequio alla circolazione monetaria, si architettano le scuse piú assurde, veri e propri edifici di vuota retorica con cui si cerca di mascherare lo scempio. Ed i provvedimenti presi in sede internazionale risultano ridicoli: si stanziano, in un Summit, enormi somme per la tutela delle specie, e poi ci sono ancora nazioni quali il Giappone, la Danimarca, il Brasile, gli USA, la Cina, l'India, ecc. che continuano a flagellare l'ambiente in modo arrogante e al di là di qualsiasi controllo ed infrangono anche le più semplici leggi del buon senso e, spesso, della più basilare morale!!
La mia è, ormai, detta: non mi resta altro, che rilassarmi sul divano con lo sguardo rivolto verso l’esterno della casa; manca poco alle prime luci del giorno, aspetto che il lampione spenga il suo "spicchio" di notte, e che il sole prenda il suo posto, illuminando la strada verso una nuova era.

domenica 16 novembre 2008

Striscia la fandonia!!

se prima eravamo in otto a cantare mapim mapom, adesso siamo in sette a cantare mapin mapon

Aforisma:
‘La vita dell'adulatore poco tempo sta in fiore.
Bocca degli adulatori, sepolcro aperto.
L'adulatore ha il miele in bocca e il fiele nel cuore.
Adulatori e parassiti son come i pidocchi.’
In qualche modo, quando sono sott’acqua, il caos, che solo in superficie caratterizza la mia mente, si dilegua e i miei pensieri si placano ed acquistano una sequenza e un ordine, che all’aria aperta sembrano non possedere. Oggi mentre l’acqua del mare mi accarezzava il corpo ,(eh eh eh oggi in un venerdì di novembre, ho fatto la follia di andare al mare, e immergermi, nonostante la bassa temperatura dell’acqua) il cuore riusciva a scaldare ogni mio piccolo lembo di pelle e, per un attimo sono ritornata alle origini della mia vita e ho vissuto una ‘rinascita’; è stato come un flash che ha illuminato gli eventi folli dell’ultima settimana, rendendoli chiari. E’ scontato, per me, saper descrivere il profondo blu, dopo che vivo nei colori dell’armonia della vita, cosa che amo profondamente. Sono solo piccole riflessioni a portarmi a vedere che c’è un mondo parallelo , dove l’eleganza marina viene sconvolta dalla perversione umana.
Mi stupisce l’idea di quanto l’uomo sia capace di ingannare anche se stesso. È un mondo pieno di contraddizioni il nostro: il dolore è dietro alla gioia e gioia dietro al dolore; dove c’è il sole, c’è anche l’ombra; dove la luce, le tenebre, dove c’è la nascita c’è la morte. Se restiamo, indifferenti a questi opposti è il "distacco", l'alienazione mentale; una somma degli eventi ci porta a riflettere su come la moderna artificiosità dei mass-media non possa essere in armonia con la semplicità vera del cuore: le due sfere non corrispondono: c’è sempre o un volgare inganno o l'ipocrisia. Ancora oggi, come sempre, sostengo che i giornali costituiscono un vero problema sociale: essi non dicono la verità, la mascherano, la forzano per compiacere politicamente a questa o quella lobby di potere, sono strumenti inutili alla conoscenza, sono strumenti inutili all'informazione, veri e propri strumenti di disinformazione e calunnia: quindi non ci si perde nulla evitando di leggerli; e la stessa cosa si potrebbe ripetere per i Tg. Per mia sfortuna, lunedì scorso sono incappata nella seguente notizia:
Il giallo dei delfini che si lasciano morire.
Tango, Beta e due piccoli. Quattro delfini morti tra acquari e parchi in poco meno di un mese: a Gardaland, nell’acquario di Genova e nel delfinario Oltremare di Riccione. Per i delfini il respiro non è automatico. Smettono di respirare e basta. Continuano a dirci che stanno benissimo negli acquari e nei parchi ma non è vero».
Nadia Masutti è responsabile Lav per circhi e zoo: «Sono una specie protetta. Non è vero che nelle vasche ci sono solo animali nati in cattività e nemmeno che vivono fino a 35 anni. Ne muoiono tanti “ufficialmente” e chissà di quanti di cui non si nulla. Ormai nei delfinari può succedere di tutto, quanto alle supposte cause di morte, sembra che un cucciolo a Riccione sia stato ucciso da un altro delfino vittima di un’aggressione, madre e cucciolo non dovevano stare in quella vasca».
Acquari e parchi non ci stanno a fare la parte dei «cattivi». Da un lato Gardaland rilascia uno scarno comunicato per Tango «in attesa dei risultati della necropsia, per conoscere le cause della morte»: il Palablu di Gardaland, è stata la prima struttura realizzata nel rispetto delle convenzioni internazionali con un’avanzatissima tecnologia per la depurazione delle acque, dove lavorano esperti di biologia, ecologia e conservazione dei cetacei. "Il giallo dei delfini che si lasciano morire", il respiro per i delfini non è automatico come per noi. Smettono di respirare e basta. I Mass media continuano a dirci che i cetacei stanno benissimo negli acquari e nei parchi ma non è vero!
I veterinari dell’Acquario di Genova parlano attraverso Claudia Gili: «Abbiamo pianto tutti per la morte di Beta. E’ cresciuto con me, sono animali che si relazionano molto con l’uomo, e qui abbiamo per loro tutte le cure possibili. Mangiano cibo ottimo e selezionato, eseguiamo analisi del sangue periodiche per la loro salute». I delfini vengono addestrati anche per questo: il veterinario siede sul bordo della vasca e l’animale appoggia la coda sulle gambe del «dottore» per farsi prelevare il sangue, docile «come un cane con il padrone». E forse proprio questo attaccamento all’uomo rende difficile la vita del delfino, cacciato come cibo dai giapponesi, «recluso» nelle vasche degli zoo. Recluso? «In cattività un tursiope (questo il nome scientifico dei delfini più usati per gli spettacoli, n.d.r.), è come un uomo in prigione: non basta una baia o un acquario per lui. Certo, in prigione un uomo può vivere curato e nutrito. Anche un delfino può vivere fino a 40 anni, ma è una vita alienante». Parola di Sabina Airoldi, biologa di Tethys, l’istituto di ricerca ligure tra i più affermati nel settore dei cetacei. «E’ una questione etica - sottolinea - la cattività è contraria alle esigenze degli animali. I delfinari sostengono di fare didattica, ma un tursiope in cattività non ci comporterà mai come fosse in mare aperto. Allora quanto è didattico vederlo così?»
ps:
Tutto il nostro linguaggio, la nostra conoscenza del mondo, il nostro modo di andare per strada è determinato non da una falsificazione elettronica fatta oggi su Internet, ma da una deformazione costruita dai media. 
L' interfaccia grafica impiegata dai mass-media (potenti fattori di propaganda, la cui percezione è spesso resa opaca dalla sovraesposizione di materiale informativo presente sul teleschermo) fa leva sull’aspetto brutalmente spettacolare delle immagini, e sull'intricata commistione tra informazione e spettacolarizzazione, sul valore emotivo e il sottofondo ideologico delle immagini, usate per illustrare le notizie di attualità spesso si configura come una pratica di pressione psicologica subliminale. L’ultima gaffe clamorosamente evidente è proprio quella commessa, nel parco di Oltremare, da parte di un membro dello staff, che ha avuto la sfrontatezza di dichiarare che i delfini, quando lavorano, non soffrono lo stress e, coerentemente con questa assoluta fesseria, consigliava la detenzione continuativa nel parco marino e negli acquari per il loro bene, piuttosto che negli oceani.. Ma ci faccia il piacere!!! Tale intervista era, ovviamente, pilotata da un giornalista, che, alla fine del servizio, accarezzava il delfino e dichiarava: "Allora continueranno gli uomini a prendersi cura di loro…" eh eh eh... e il gioco è fatto, smentita l’ennesima notizia da parte delle grandi multinazionali, che stanno affondando le radici anche nel cuore dell’Italia… Definisco i mass-media un’ arma nucleare nelle mani di personaggi senza scrupoli, pronti a distruggere qualsiasi cosa, pur di assicurarsi l'onore della prima pagina… 
Guttalax in arrivo!!

mercoledì 12 novembre 2008

Folklore assassino.

progresso del terzo millennio

Lo sguardo ora è rivolto verso le terre del nord, dove i profumi della natura inebriano la mente, dove le fredde praterie sono ancora cavalcate da baldi cavalieri del terzo millennio (pecore, mucche e maiali). Grandi scogliere, dove le imponenti onde dell’Atlantico, vanno ad accarezzare le loro sommità, innalzando così il profumo della brezza marina. La vista si sperde verso l’immenso orizzonte, dove i confini sembrano non aver limiti. Sono continui i canti degli uccelli acquatici variopinti che sorvolano queste isole, natura e libertà sono in perfetta armonia con chi la ama. Lo scorrere del tempo lascia alle spalle, uno strascico di amarezza, dovuto sia dalle conquiste, sia dalle gravi perdite, ma come tutti i popoli, porta con sé delle antiche tradizioni popolari, tradizioni sanguinarie che, secondo la loro cultura, determinano la virilità di un uomo del posto. Tre sono le maschere che si distinguono in un uomo, e sono tutte pronte all’occorrenza a smentire e a smentirsi ferocemente su ogni scena della vita e, come fantocci animati soltanto da quella forza incontrollata chiamata istinto di sopravvivenza. Identità violate che si scagliano agguerrite tra le pieghe multiformi dell’ipocrisia umana. La virtù non è e non può essere un semplice adeguarsi ai costumi, alle abitudini e nemmeno alle convinzioni generalmente accolte: deve essere qualcosa di motivato razionalmente, di giustificato e fondato sul piano del proprio pensiero …Purtroppo, le pratiche barbariche, ancora imperversano nel mondo. Un vento gelido, che soffia da ogni direzione, porta con sé, le grida innocenti del passaggio dell’uomo, dalla Spagna alla Cina, dal Sud America al Nord Europa, sino ad arrivare anche in Danimarca, dove l’evoluzione e il progresso abbracciato dalle altre Nazioni, non è riuscito a strappare quei barbarici riti di iniziazione, imponendo ai ragazzi del luogo di misurare il coraggio e le loro forze, tramite l’assassinio dei calderones in massa….
L'UCCISIONE DEI DELFINI CALDERONI PRESSO LE ISOLE FAROE
Questa è soltanto una piccola dimostrazione delle tante atrocità commesse dall'uomo di questo pianeta nei confronti dell'ambiente che lo circonda. Una depredazione senza limiti, senza senso, incomprensibile. Ogni anno la popolazione delle isole feroe pesca e si nutre di circa 1000 cetacei tra i 2 e i 5 metri di lunghezza. La carne dei “calderon” copre circa una quarta parte del consumo totale di carne in questa zona. A questa attività partecipano anche gli adolescenti per dimostrare così di entrare nell'età adulta. Ancora oggi si ripete ogni anno questo sanguinolento massacro di calderones nelle Isole Feroe, territorio che appartiene alla Danimarca.
Spesso avvengono degli scontri tra i pacifisti e gli abitanti di queste isole quando avviene la pesca delle balene, ma gli abitanti non capiscono perchè gente di tutto il mondo pensa che sia sbagliato quello che fanno. Dicono che è una tradizione molto antica e che la specie dei calderoni non è minacciata. Studi scientifici dimostrano che la popolazione dei calderoni è composta da circa 800.000 esemplari di balene.In zoologia, un calderon (Globicephala melas o Globicephala macrorhynchus), è un cetaceo odontoceto, della famiglia dei delfini. E' conosciuto anche con il nome di globicefalo nero o balena pilota.
Può anche non sembrare vero, ma ancora oggi, ogni anno, ha luogo un brutale, dantesco massacro di sangue nelle isole Feroe, in Danimarca. Un paese che si suppone essere “civilizzato” e che fa parte dell'Unione Europea. Molte persone non sono a conoscenza di questo attentato contro la vita, contro la sensibilità, contro tutto.
I giovani “dimostrano”, attraverso questo rituale massacro di sangue, di essere diventati adulti. E' assolutamente incredibile che non si faccia niente per evitare questa barbarie che si commette contro il Calderones, una specie di delfino intelligentissimo che ha la particolarità di avvicinarsi alle persone per curiosità.
ps:
Bisognerebbe chiudere un occhio sul fatto che un popolo soffra e voglia soffrire di febbre nervosa nazionalista e d’ambizione culturale, quando il suo spirito è oscurato da nuvole e perturbazioni, insomma quando è colto da un acceso rimbecillimento. Ma come essere femminile, rivesto la mia forma in questa società mondiale, mi vien da pensare, se mai permetterei ad un uomo del genere di stare al mio fianco.
"Tutti i miei sogni sono spinti come fumo nella brezza.
La paura mi afferra mentre cado nel sonno;
ecco arrivare l'incubo che non ha fine,
ecco arrivare il sogno che trasforma gli uomini in mostri."
Iron Maiden: "Look for the Truth"
Ma le virtù di un uomo dove sono andate a finire?

martedì 4 novembre 2008

Tango e Beta ringraziano.



Se la smettessimo di parlare (in questo caso scrivere) di cose inutili e parlassimo delle cose utili
usando un minimo di parole, salveremmo molto tempo sia per noi sia per gli altri. Nel corso della nostra vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti, che trasformate in parole non avrebbero altro che questi risultati: menzogna, inganno, verità, falsità, passione, ira, desiderio, bugia, sdegno, odio, insomma chi più ne ha più ne metta… Unico risultato dell’esperienza di vita quotidiana è che si è tutti avviluppati in una colossale “menzogna”. Tutto, oggi, gira intorno al materialismo. Questa idea, sta trasformando l’uomo in una creatura interessata soltanto alle cose materiali, lasciando alle spalle ogni valore morale. I danni di questo atteggiamento non sono limitati soltanto a noi, ma all’intero mondo animale, vittima dell’ingannevole gioco delle maschere umano. In questo contesto non considero più la tecnologia uno strumento al servizio dell’umanità, ma una specie di sovrastruttura in cui si pongono delle nuove regole per interpretare il mondo: l’essenza delle cose si è dissolta, lasciando dietro di noi una nube che ci impedisce di vedere ciò che abbiamo lasciato. Finora la vita mi era apparsa un’ascesa senza fine, con nulla, se non il lontano orizzonte, in vista. Ora improvvisamente mi sembra di aver raggiunto la cima di una collina, e la davanti a me si snoda la discesa con la fine in vista, ancora lontana per qualcuno, è vero, ma dove la morte è chiaramente distinguibile, presente alla meta, non la mia ovvio- a detta di qualcuno, infatti, io sarei eterna-,ma quella di un altro delfino…

GARDALAND: CONTINUANO A MORIRE I DELFINI, PRIGIONIERI DEI CIRCHI D’ACQUA
“Si allunga la triste lista dei cetacei morti nelle vasche del divertimento italiano. Nel marzo 2008 morirono misteriosamente Bravo e Bonny del delfinario di Oltremare, poi Beta trasferita dalla riviera romagnola nella vasca dell’acquario di Genova, e oggi l’annuncio di Tango, detenuto nel delfinario Pala Blu di Gardaland. Per tutti un fattore comune: non sono conosciute le cause della morte. “Tango era un giovane delfino – ha dichiarato Giovanni Guadagna, Responsabile dell’Ufficio Cattività di ENPA - figlio di due cetacei, anch’essi detenuti da Gardaland, frutto delle scorribande dei cacciatori di delfini nel mari di Cuba”. Il Parco divertimenti di Gardaland è stato recentemente acquistato dalla multinazionale inglese Sea Life, appartenete al colosso della finanza mondiale Blackstone Group ma , secondo ENPA, per i delfini non è cambiato nulla. La Protezione Animali, invece, contesta in modo risoluto la versione diffusa dal delfinario che, descrivendo la vasca del Pala Blu come di un luogo moderno e tecnologicamente avanzato, vorrebbe presentarsi come un ambiente idilliaco per gli animali. “Sarebbe appena il caso di ricordare – ha aggiunto Giovanni Guadagna – l’oblazione che pochi anni addietro i dirigenti dell’allora proprietà del Pala Blu, scelsero di pagare evitando così il processo per maltrattamento di animali dovuto proprio alla morte di alcuni delfini. Le perizie furono relative non solo alle tecniche di addestramento degli animali, ma anche ai problemi strutturali del Pala Blu tra cui le invariate superfici”. Secondo ENPA, anche nel caso di rispetto del decreto sul corretto mantenimento dei Tursiopi (ossia la legge sulle minime condizioni di detenzione della specie di delfino più comunemente utilizzata nei circhi d’acqua) è la stessa cattività ad essere inevitabilmente avvilente. Superfici minime, rispetto a quelle che le caratteristiche della specie esige in natura, e condizione di sottoalimentazione degli animali (mantenerli affamati), funzionale all’addestramento dietro ricatto del cibo. Sono queste le critiche più diffuse ai delfinari”.

Ps:
Vorrei precisare, che la mia non è, nel modo più assoluto, la classica crisi dell’età di mezzo, per la quale cercherei di fare amicizia con me stessa (io sono già mia amica), oppure di fare delle cose per compiacere agli altri, no, lungi da me questa ipotesi.. eh eh eh . Io sono Rosydolphin, figlia dell’Universo (per non dire un’altra cosa..:- “azz, questa frase la devo a qualcuno"-), sfrontata e provocatrice più che mai. E, se dovessi rispondere a qualcuno, che silenziosamente pensa che io sia monotona, beh, allora gli direi di far qualche passo indietro nella storia e di rileggere le riflessioni dei grandi saggisti che hanno tentato di aprire gli occhi alle generazioni future, combattendo per degli ideali. Non sono così presuntuosa da credermi in possesso delle stesse capacità intellettuali di un Mahatma Gandhi… Tuttavia, ho sufficiente comprendonio da poter affermare che la vera monotonia è quella riproposta, sistematicamente, da chi governa il mondo, perché notizie come quella riportata sopra, sono costantemente ripetute nel tempo senza che nessuno di costoro dica: “Basta, stiamo commettendo troppe cazzate”. In sintesi: Un altro delfino muore imprigionato, tra i quattro vetri di una vasca, che lo separano dai suoi mari, perdendo la sua dignità… Ed ora, avanti il prossimo!!!

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