Sushi o pesce crudo




Ahiahiai, i peccati di gola a cosa portano.........
Il primo peccato di gola come ormai saprete è proprio il sushi,il piatto nazionale di pesce crudo, ove determina alcuni dei problemi più seri per la tutela dell'ambiente, come abbiamo già scritto e letto insieme nei post precedenti,il secondo problema riguarda la salute. In Giappone, il consumo come fabbisogno quotidiano di pesce crudo, ha portato ad un'altra emergenza storica, la cosiddetta malattia di Minamata, un grave disturbo al sistema nervoso centrale del corpo umano, i cui sintomi riguardano disfunzioni sensoriali agli arti, perdita di coordinazione, restrizione del campo visivo ed altro ancora. Le prime avvisaglie risalgono al 1956, quando in alcuni villaggi della baia di Minamata (da cui il nome dell’epidemia), nella prefettura di Kumamoto dell’isola meridionale di Kyushu, fu individuata un’insolita concentrazione di persone che soffrivano degli stessi malesseri. Un fenomeno riscontrato anche nel 1965 lungo il fiume Agano, nella prefettura di Niigata nel Giappone centrale. Tre anni più tardi, nel 1968, il governo annunciò che la malattia di Minamata era dovuta al consumo di pesci, molluschi e crostacei contaminati da metanolo e altri alcol alifatici saturi, scaricati senza scrupoli da impianti industriali chimici nelle acque di mari e fiumi. Oltre agli interventi di bonifica dei sedimenti infettati della baia e al monitoraggio della fauna acquatica, le autorità emanarono una legge ad hoc che obbligava le società responsabili del disastro a risarcire ognuna delle 2.952 vittime con una somma forfettaria di 24 milioni di yen (208.000 euro). Questo è ciò che accade in Giappone, ma con l'aumento della popolarità della cucina Giapponese e del Sushi, parassitosi e le infezioni batteriche intestinali sono più frequenti. Questi problemi sono, però, legati solo al consumo di pesce crudo: la cottura (sopra i 60° C) o la surgelazione (a - 18° C per 24 ore) li previene totalmente. Il salmone del pacifico, l'aringa, il merluzzo e l'haddock sono le specie che più frequentemente sono portatrici di vermi a nastro o cilindrici parassiti. I vermi a nastro che provengono da pesci infestati da larve possono provocare dolori e crampi addominali, diarrea, spossatezza, anemia e perdita dipeso. I vermi cilindrici non causano, generalmente, disturbi e la loro scoperta è occasionale (vermi nelle feci o nel vomito).
Un altro parassita comune nel pesce, ma non nei molluschi, la larva del nematode anisakis, penetra la mucosa gastrica, provocando la Anisakiasi, una sindrome dolorosa addominale che può simulare l'appendicite.Ora che cosa è l'Anisakis?L'anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
Non vorrei essere ripetitiva, ma se non vi importa nulla delle atrocità che ogni anno si compiono per i peccati di gola sui delfini e sulle balene......Almeno tutelate il vostro benessere.... Spero di avervi spaventati abbastanza ....heheheheh
P.s. Un particolare ringraziamento a Federico autore delle foto sopra pubblicate, a proposito sei stato un mese in Giappone ma sei proprio sicuro di non aver mai mangiato carne di delfino nel sushi? mmmmmmmm ...ne dubito,anche se me lo hai garantito.
1 commento:
ciao rosy ,scusami, ma sai se anche il pesce azzurro puo' portare a simili conseguenze per la salute?, o è un fattore limitato ai pesci oceanici e di fiume?.
Grazie in anticipo per la risposta
Posta un commento