giovedì 19 giugno 2008

Just extinction day?

Ancora una volta, mi soffermo davanti ad una pagina bianca a segnare i tratti di un pensiero nascosto, pronto a emergere per essere condiviso con migliaia di esseri (non) pensanti, neppure stavolta voglio tacere…C’è un tempo per tagliare e un tempo per cucire… Oggi ho scelto di nuovo di condividere una riflessione e perseguirò il mio proposito.
C’era un tempo in cui nessuno si occupava di natura: la maggior parte della gente la considerava soltanto una forza cupa e misteriosa, incombente, da cui difendersi il più possibile; pur sfruttandola a piene mani e vivendo grazie ai suoi doni, Madre Natura veniva in realtà trattata alla stregua di una vera “matrigna”. Poi, con il Pre-Romanticismo, ci si accorse finalmente che la natura poteva essere anche bella e ispiratrice, riposante e commovente; meglio se in cornice, a formare un armonioso quadro colorato ma immoto e imbalsamato, di cui nessuno voleva o sapeva percepire i più segreti meccanismi e gli equilibri nascosti. Bastavano uno sperone roccioso e un vertiginoso crepaccio a turbare questa serenità, e il rifiuto di ogni visione panoramica tendente all’ "orrido" o al "drammatico" toccava livelli oggi difficilmente immaginabili. L’ambiente originario naturale con tutte le sue risorse e creature viventi, ivi compresa quella parte limitata ma crescente dell’umanità che cerca di vivere in armonia con la natura. Non si tratta di astratte disquisizioni filosofiche, ma di connotati fondamentali della psiche umana e dell’orientamento della società, e quindi del ruolo che l’uomo e i suoi gruppi rivestono non solo rispetto all’ambiente naturale, ma anche di fronte al proprio stesso avvenire. Le società più consapevoli hanno compreso da un pezzo che la partita per la sopravvivenza futura dell’umanità e, a più a breve scadenza, quella del suo stesso benessere psicofisico, del suo equilibrio fisiologico e del nutrimento e della salute dell’uomo, dipendono esclusivamente dall’intelligenza, e dal modo con cui l'Homo sapiens sapiens saprà sfruttare i doni della natura, ripartendo tutte le risorse essenziali, non escluse aria, acqua, terra e biodiversità, tra Nord e Sud, tra Paesi sviluppati ed emergenti, tra popoli ricchi e poveri, tra oggi e domani. Il nostro futuro dipende da quanto profondamente l’idea conservazionistica e ambientalistica è penetrata nei cuori e nelle menti di coloro che devono decidere, ed in quello di quanti sono in grado di influenzarli nel senso migliore. Per il momento, nel nostro Paese siamo solo alla preistoria della presa di coscienza ambientale, ma, per lo meno, molti hanno già mostrato di comprendere che l’unico vero “imbroglio ecologico” è quello di far credere che l’ecologia sia un imbroglio. Forse c’è ancora un filo di luce che dona un barlume di speranza. Se l’uomo prenderà coscienza della realtà e vorrà usare tutta la propria intelligenza per salvaguardare il proprio ambiente, forse riuscirà ancora a salvare la natura dal suo annientamento. Senza dubbio, non è l’intelligenza a mancare all 'uomo, anche se finora non ha mostrato la volontà e la capacità di usarla nel modo giusto e sebbene, fino a questo momento, sembri aver sfruttato piuttosto, senza alcun risparmio, tutta la propria stupidità non meno enorme della sua intellgenza...
Una ricerca del NOAA
Aumentano i delfini nell'Oceano Pacifico
Tra il 1960 e il 1990, il numero di esemplari di Stenella longirostris e S. frontalis era diminuito rispettivamente del 20 e del 30 per cento.
Buone notizie per la conservazione dei delfini, almeno per quanto riguarda quelli che vivono nell’Oceano Pacifico nord-orientale: secondo quanto reso noto dal Fisheries Service del NOAA, infatti, le popolazioni di quella zona stanno aumentando, dopo anni di diminuzione determinata dalle morti accidentali legate alla pesca dei tonni.
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Aumentano_i_delfini_nell_Oceano_Pacifico/1332132
ps:
Ogni giorno è un nuovo cammino per chi sa credere nel miracolo delle cose semplici.
Ogni giorno è colmo d’insegnamenti per chi sa ascoltar l’Universo.
E penso che la Silente Mano che tutto ha scritto sorrida ogni volta che riesce a cogliere un suo sussurro.
C’è un tempo per ascoltare e uno per esprimersi.C’è un tempo per agire e uno per stare.C’è un tempo per ribellarsi e uno per accettare.
Perché in tutte le cose c'è un inizio e una fine? E soprattutto perché la fine ha sempre una strana somiglianza con l'inizio? È come se la natura si preoccupasse di voler terminare ogni volta un ciclo, in cui, però, la fine non è esattamente identica all'inizio. È come se la coincidenza approssimata, relativa, dell'inizio con la fine, volesse indicare che con quell'inizio si è appunto finito "un" ciclo, al punto che non potrà più essercene un altro che riproponga le stesse identiche condizioni. La fine di un ciclo, che ha avuto un inizio relativamente preciso, è l'inizio di un nuovo ciclo, le cui condizioni sono tutte da scoprire, da sperimentare.


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sprofondo volentieri nella piu' melensa formula di complimenti, augurandomi a gran voce, che questo blog non segua le dinamiche cicliche descritte nel post. Ovvero che non possa mai vedere la fase discendente e quindi la fine di esso.
Profuse queste sentite smancerie, posso solo esprimere il mio consenso al tema trattato, ed al modo in cui è stato sviluppato.
Anche se non credo che la comprensione della natura da parte dell'uomo abbia raggiunto dei livelli accettabili. A mio avviso difettiamo ancora nel comprendere la nostra natura animale, e quindi il nostro inserimento nell'ecosistema, in quanto animali, e non in quanto esseri in grado di modificare (in peggio), la natura circostante.

Anonimo ha detto...

La naturaleza (también llamada el mundo material, el universo material, el mundo natural, y el universo natural) es toda la materia y energía, especialmente en su forma esencial. La naturaleza es el tema del estudio científico. En escala, la "naturaleza" incluye todo del universal al subatomic. Esto incluye todas las cosas animal, planta, y mineral; todos los recursos naturales y acontecimientos (huracanes, tornados, terremotos). La naturaleza es comportamiento natural (comportamiento no aprendido o no influenciado por el ambiente), carácter o esencia, especialmente de un ser humano.
La naturaleza es apenas bastante; pero los hombres y las mujeres deben comprender y aceptar sus sugerencias.
tu es muy linda Rosy

Anonimo ha detto...

Ciao Rosydolphin, già ci manchi!!! Devi postare come hai promesso.... So che il prossimo tema è già in grembo...
Un dolce abbraccio...

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