Sacro e Profano " II Rosydolphin "
Quando si arriva a parlare di Sacro si pensa immediatamente a definire questa parola come Sacralità del Mistero che ci attornia, scambiando il reale con il surreale e nascondendo alla mente il visivo, spesso si pensa che sia dedicato come uso alle sole divinità e al culto di esse, sottovalutando l'ispirazione a sentimenti più nobili, che, ha valore morale talmente elevato da conferire dignità e intangibilità assolute.
“Thomas Forster (…) cerca naturalmente di fondare i suoi incoraggiamenti al trattamento umano degli animali anche sulla Bibbia, ma è costretto a deviare continuamente, in maniera che infine ricorre a questo argomento: Gesú Cristo, dice, nacque nella stalla in mezzo a piccoli buoi e asinelli, che sarebbe un accenno simbolico a considerare gli animali nostri fratelli e a trattarli in conseguenza”
(A. Schopenhauer: “Il Fondamento della Morale”, § 19)
Api, leoni, delfini e serpenti a San Pietro: "Lo zoo sacro vaticano" raccontato in un libro del Cnr.
Circa 500 api, 470 colombe, 100 draghi, 38 leoni, 35 aquile, 24 serpenti, 15 agnelli, 7 delfini, 4 cani, 3 pipistrelli, 2 lucertole, un gatto, un coccodrillo, un unicorno. E popolano la Basilica di San Pietro. Ad analizzare per la prima volta questo ricco bestiario, legato a miti e alle Sacre scritture, è "Lo zoo sacro vaticano", un volume edito dal Consiglio nazionale delle ricerche che racconta come nella Basilica Vaticana sia possibile un vero safari (verrà presentato il 18 febbraio, alle 18.30, a Roma, alla Sala Capitolare della Biblioteca del Senato). Ben 67 le specie diverse censite. A partire dalla piazza antistante la Basilica, spiccano: i delfini della fontana del Bernini, assurti a simbolo del Cristo Salvatore dalla fine del secolo II. E poi, il porco messo al guinzaglio da Antonio Abate, a indicare le tentazioni sconfitte del Santo, il cane di San Vito sul colonnato, simbolo di fedeltà, l'aquila e il drago nello stemma Borghese sulla facciata, il serpente della Prudenza nell'Atrio. Ai piedi della Scala Regia poi il cavallo di Costantino, nel baldacchino la lucertola, nella navata centrale l'unicorno, animale che non si lascia prendere, se non per mano d'una vergine, in quella laterale, il leone custode dei luoghi sacri del Monumento a Papa Clemente XIII. Se sono più prevedibili le 470 colombe, simbolo dello Spirito Santo e citate in tanti episodi delle Sacre Scritture come il Battesimo di Gesù, colpisce che l'animale più rappresentato in assoluto siano le api, ad esempio le molte poste alla base del baldacchino.
p.s:
Al Sacro,si è sempre contrapposta la parola "Profano" che viene definita al di fuori dell'ambito di persona "digiuna di conoscenza e sapere" e a chi infrange la sacralità (moralità) di persone o cose..... "Profano" viene definito, L'Angelo del male "Colui" che, secondo la teologia cristiana, ebraica e musulmana, si ribellò a Dio, venendo cacciato dal Paradiso e condannato negli Inferi, e che da allora insidia il progetto di salvezza per il genere umano, spingendo l'uomo verso il male. Ma se il suo unico peccato, fu la "superbia" dove affondano le radici nel profondo dell’uomo, che è sempre teso alla ricerca e all’affermazione della sua identità, come scritto nell’Apocalisse , dove alla fine del tempo , tutti saranno redenti tranne il Diavolo, avendo come colpa quella di voler essere più lucente del suo Dio, si percepisce che un peccato capitale come la “Superbia” diventa più importante delle atrocità commesse. A proposito di atrocità, è inaccettabile sapere che un Paese"civile" come il Giappone,possa ancora permettere la cattura e l'uccisione di migliaia di delfini, animali appartenenti a specie che la Convenzione di Washington include tra quelle da proteggere.Inoltre è sempre più chiaro che i fini scientifici, per i quali il Giappone giustifica queste catture, sono soltanto degli espedienti.Infatti,le autorità giapponesi "spiegano" questa atroce mattanza affermando che gli esemplari catturati sono destinati ai delfinari e ai circhi acquatici per diffondere tra la popolazione la conoscenza del mare (dicono loro). La radice di tutti i mali, non è la Superbia , ma, è l'avidità del denaro " l' avarizia"
Il commento è libero!!!!! Ma i fatti sono sacri?
11 commenti:
Ritengo che non vi sia nulla di piu' sacro, di cio' che riteniamo essere cosi' giusto, da meritare una perenne battaglia per il suo raggiungimento.
A volte puo' esserci piu' sacralità in una lotta per la salvaguardia di specie indifese, che in mille domeniche in chiesa, seguite per rispetto della tradizione, ma senza il minimo trasporto ascetico.
E se chi combatte per la giustizia, è destinato all'inferno, vorrà dire che l'inferno sarà il posto dei giusti.
La sacralità degli animali è sempre stata parte integrante dei culti e delle religoni nei secoli.
Basti pensare agli Egizi : buoi , mucche , serpenti , babbuini , gatti....Il mondo preromano era pervaso dal culto di Mitra che faceva del sacrifico del toro l'atto più rappresentato e rappresentativo. Tra l'altro questo culto è quello che più ha influenzato poi nelle pratiche il primo cristianesimo ...
Insomma tutti i popoli hanno "usato" gli animali definendoli sacri (gli esempi di cui sopra) o profani, basti pensare all'Islam che considera il diavolo un maiale .
I Jap sembrano avere altre sacralità ...." il dio denaro " . Purtroppo non sono gli unici ad aver aderito a quel culto... i proseliti aumentano di giorno in giorno ...gli animali , la natura e l'uomo stesso ne pagheranno le tragiche conseguenze...
Dio ha fatto al uomo re della natura. Ma quel re che trascura ai suoi subditi, rischia di diventare impiccato da loro. Complimenti per Rosy. Molto buono il suo commento. Scusate il mio italiano. Ciao
La voce del cuore mi dice che salviamo i delfini....complimenti rossellina per il meraviglioso blog.
questa volta mi devo complimentare con Graziano. ahhhhhh!!!! finalmente!!! anche a nome dell'anima dannata del mio datore di lavoro....davvero un bel commento!!! con poche parole hai reso perfettamente l'idea di ciò che può essere e che deve essere sacro nella vita dell'essere umano... e non sono sicuramente immaginette e statuette varie a cui ci si aggrappa maggiormente nei momenti di bisogno!!!
con queste tue parole si ha finalmente la prova tangibile che ciò che scrive rosydolphin arriva!!! non a tutti lo so... ma arriva, e questo è quello che conta.
adesso con un gioco di parole devo dire: grazie graziano per questo commento!!! le tue parole esprimono un concetto che qua giù condividiamo in pieno.... vuoi vedere che siamo davvero noi i giusti? quando vuoi venirci a trovare, per te le porte sono sempre aperte!!!
ih...ih...ih... ciao a tutti l'avvocato del diavolo....
Sacro e profano, è vizio e virtù, è divino e terreno; un alternarsi di emozioni, due opposti che da sempre hanno sedotto l'uomo, lo si può dedurre leggendo massime, sentenze e definizioni.
La superbia mi appare come una "raccolta" di peccati: orgoglio, arroganza, desiderio di abbassare gli altri per emergere. Esiste, infatti, in ognuno di noi il desiderio di primeggiare, migliorare, arrivare alla perfezione fino al limite di quella divina (l'Angelo del male). La capacità seducente della superbia, il suo fascino, consiste proprio nell'esaltare questo desiderio naturale di eccellere, prescindendo da qualsiasi considerazione oggettiva. Il miglior antidoto per la superbia può essere coltivare l'umiltà.
L'avarizia la intendo come smania di possedere (descritta da Verga con "la proprietà", "la roba"). Il cuore dell'avaro è freddo e raramente viene scaldato dagli eventi della vita. L'avarizia ci conduce ad un errore: ritenere che la felicità possa essere acquistata o posseduta, trasformando così il nostro cuore in un luogo angusto e materialistico. Invece si è felici quando si rinuncia alle illusioni, agli idoli, al perfezionismo e si è se stessi, impegnandosi a superare le difficoltà della vita.
P.S. per Rosy: che ne pensi di organizzare una manifestazione di protesta in quel di Tokio suggerendo ai jap di trovare la capacità di vivere in coralità con il mondo.
La mia curiosità infinita per il mondo mi spinge a volere conoscere e trovare risposte che apparentemente non esistono, e tu Rossella con il tuo blog, e non solo con quello, mi aiuti moltissimo.
Immagino di trovarmi sdraiata su un prato assolato e i miei occhi vedono solo il cielo, l'infinito e l'immenso cielo. Mi sento davvero in pace perchè so di certo che il peggior peccato, quello che comprende tutti gli altri, è l'incapacità di riconoscere il bene dal male... è l'incapacità di ascoltare il proprio cuore...
Ecco!forse il punto è proprio questo.......
L'uomo ha costruito tutti i suoi idoli, filosofie, religioni per esorcizzare l'inutilità della vita, per risollevare tutti i suoi errori, per aiutare la propria mente a non sentirsi sola, a non sentirsi inutile.
I dogmi possono aiutare a risollevare la mente umana, ma mai condizionarla del tutto; diversamente l'uomo cesserebbe di essere libero.
L'eterno e il tempo, il sacro e il profano, I'origine e I'accadere:
questo ordinamento duale dell'esperienza umana,
e della totalità nella quale essa prende forma, sembra aver caratterizzato per decine di migliaia di anni Yhomo sapiens, si agita infatti anche I'angoscia e la
malinconia per ciò che è perduto, per ciò che non si è avverato, per ciò che non si vedrà e per ciò che, accadendo, scomparirà.
Sintomi tutti di una precarietà essenziale il cui rimedio
non si conosce. Ogni rimedio si è mostrato inefficace pur
essendo dispendioso.
II tempo della vita mortale è stato sacrificato a dei impotenti,
quindi inutili e probabilmente inesistenti. D'altra
parte, a velocità crescente vanno in demolizione, nella
coscienza mediamente colta, le controassicurazioni
fornite dalle leggi eterne - e perciò sacre e originarie, a
loro modo - della ragione e della natura. II mutamento
delle credenze, diventato vorticoso, non lascia il tempo
per credere alla verità e a quel che si vede. In entrambi Regna il potere, ritengo che il mio ego spinge la mia anima a far parte dei giusti .... Pecco anch'io a volte di estrema superbia, con determinate affermazioni,ma ne vado fiero, so con certezza di operare nel giusto... Buon proseguimento..
La sacralità degli animali come si espone sul libro dello zoo vaticano, la prima cosa da dire che lo zoo, in questione riguarda gli animali che sono rappresentati nella Basilica di San. Pietro.
Questo ci vuol far capire che gli animali erano già rispettati e inseriti come simboli di realtà per dare messaggi spirituali: (come accenna il nostro amico Marco sul suo commento).
Non in questo caso ma in modo differente perché gli animali sono inseriti con i santi, e loro sono, animai domestici e selvaggi, perché ogni santo e ogni animale hanno il suo racconto e per questo che sono collegate alla simbologia della tradizione Cristiana:
Io credo che questo libro ci debba far riflettere molto perché ci vuol insegnare che l’umanità stessa deve avere più fiducia nel prossimo e rispettare tutto ciò che ci è stato donato.CIAO DA GABRY
è molto tempo che frequento blog, ma è davvero strano trovarne uno che catturi , così tanto, l'attenzione dei commentatori,.
Complimenti alla curatrice, e a tutti i commentatori.
Penso che sia davvero indissolubile il filo che ci lwga alla nostra parte sacra, ma ci attira verso il piu' allettante profano. Immagino che alla fine la nostra vita sia la risultante fra questa tensione.
come sempre si fonde sacro e profano..la vita è sacra...gli animali sono sacri...tutto quello che ci circonda è sacro....il creato è sacro....ma tutto ciò ci autorizza ad utilizzare la natura a nostro piacimento?...non credo....come si fa, sedersi lungo un ruscello ed ammirare la natura che ci circonda...sedersi su uno scoglio ed ammirare il mare la sua potenza, la sua traparenza, si dovrebbe vivere ascoltando il vento , la pioggia, i raggi infuocati del sole, seguire le farlalle...il volo degli uccelli...ogni volta che vedo uno stormo di uccelli che emigrano , mi fermo ed ammiro la perfezione..della natura...un'esprerienza bellissima in un'immersione nel mio mediterraneo tra migliaia di pesci.. i delfini....il nostro dna...meditate
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