Uno schiaffo amorale !!!

La filosofia non è che uno studio razionale sulla natura e sull'uomo,sui loro rapporti reciproci e su tutti gli aspetti dell'esistenza (storia, politica, religione, arte.....) connessi con l'attività e con la vita umana.....
«Gli uomini, sia nel nostro tempo sia dalle origini, hanno preso dalla meraviglia dell'universo, lo spunto per filosofare anche chi ha propensione per le leggende è, in qualche modo, filosofo, infatti il mito è un insieme di cose meravigliose. Dunque, se gli uomini si diedero a filosofare con lo scopo di fuggire l’ignoranza, essi perseguirono la scienza [conoscienza vera] col puro scopo di sapere e non per qualche scopo pratico.»(Aristotele, Metafisica, I 982b)
"Il diritto che ha l’uomo di disporre della vita e delle forze animali ha il suo fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore: cosí le sofferenze che il lavoro o la morte costano all’animale, non sono paragonabili a quelle che l’uomo proverebbe al solo privarsi della carne o del lavoro degli animali. Quindi l’uomo può spingere l’affermazione della sua esistenza sino alla negazione dell’esistenza del bruto; e la volontà di vivere, presa in totale, soffre meno cosí, che nel caso inverso. In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l’uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze degli animali: questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimere tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell’uomo non è neppure tale da autorizzare le vivisezioni in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. Al contrario, l’insetto non soffre tanto per la sua morte, quanto l’uomo soffre per una sua semplice puntura.(Arthur Schopenhauer: “Il Mondo come volontà e rappresentazione” libro 4, § 66.
E come la mettiamo con la saggezza?
Ho sempre ammirato gli uomini saggi, in loro, ho sempre rilevato un animo sensibile e puro , la ponderatezza e accortezza nel giudicare, nel fare scelte e nell'operare.
Il saggio non si espone al pericolo senza motivo, poiché sono poche le cose di cui gl'importi abbastanza; ma è disposto, nelle grandi prove, a dare perfino la vita, sapendo che a certe condizioni non vale la pena di vivere.... Aristotele
Troppe mattanze: ora gli animali non si fidano più.
E ora i delfini temono l'uomo
Ad allontanarli anche il traffico marittimo in crescita e l’inquinamento
Di delfini socievoli con l’uomo, presso le nostre coste non se ne vedono più: nel tempo sono stati tutti uccisi. È giunto di recente dalle Baleari un allarme per la ricomparsa del morbillivirus, l’Icram segnala la necessità di un censimento della popolazione nel Mediterraneo, e ci si accorge intanto che qui gli esemplari desiderosi di simpatizzare con la nostra specie sembrano scomparsi. Di mare in mare, l’accoglienza cambia. Tesoro nazionale riconosciuto dal governo delle Turks and Caicos Island, West Indies, è il tursiope Jojo. Apparve nel 1980 a Dean Bernal, suo attuale tutore, durante una nuotata. Il cetaceo lo seguì fin quasi a riva e il giorno dopo tornò. Diffusa la notizia della sua presenza, la gente voleva toccarlo; lui interpretò alcuni approcci come aggressioni e piazzò qualche morso. Le autorità ne meditarono la cattura, ma Bernal dimostrò quanto l’avvicinamento spontaneo di un animale selvatico sia evento prezioso, purché non lo si tratti come un pupazzo....(dal corriere della sera)
p.s:
La moralità è il punto di equilibrio tra Filosofia e Saggezza,in entrambe si notano gli effetti prodotti nel superarla, con la consapevolezza di poter agire per il bene con onestà.... Ma, l'istinto primordiale che avviene nel cambiamento della personalità di Rosydolphindestiny porta ad utilizzare la moralità nei tempi attuali distinguendosi e contrapponendosi a ciò che è costituzionale, con uno "schiaffo morale"....,
14 commenti:
la mia speranza è che un giorno non ci sia più nessun motivo per indurti a scrivere parole e frasi così dure nei confronti dell'uomo, a quel punto avrai la certezza che non è stato inutile scrivere adesso queste cose perchè probabilmente in molti, leggeranno e prenderanno atto della situazione.
naturalmente tutti quelli che adesso leggeranno il post si sentiranno moralmente integri ma, mi verrebbe da dire: chi non ha peccato scriva la prima parola!!! e stai sicura che se capissero quello che hai scritto in questo post non scriverebbero commenti inutili e vuoti come è successo in altri post precedenti!!!
un abbraccio a tutti....
l'avvocato del diavolo... ih ih ih..
C'è sempre la possibilità di vivere in modo diverso.
E' la paura del giudizio degli altri che impedisce
di decidere con la propria testa.
Il dono della parola e' stato fatto all'umanita'
perche' ci capissimo tra noi, non per confonderci.
Quanto sarebbe stato piu' facile se invece di diffondere storie
che dividevano i popoli in questo mondo,
avessimo imparato a parlare il linguaggio del cuore,
comprendendo che tutti stiamo cercando le stesse risposte.Qualcuno molto tempo fa disse che la ragione per cui gli esseri umani sono superiori a tutte le altre creature e' che sono in grado di prendere decisioni per mezzo del ragionamento, mentre gli animali si basano solamente sull'istinto. Io credo invece che per essere veramente superiori dovremmo trovare il giusto equilibrio fra istinto e ragione.
Grazie Rosydolphin......
Rossella, come sempre la tua acutezza riesce a guidarti nel commento anche di passi non semplicissimi. Schopenhauer fu forse il più grande filosofo che si chierò contro ogni forma di maltrattamento contro gli animali e di prese di posizione contrarie all'asservimento animale ed alla pratica barbara, sadica e del tutto perversa della vivisezione se ne trovano parecchie nelle sue opere (dal "Mondo come Volontà e come Rappresentazione", ai "Parerga e paralipomena", dalla "Quadruplice radice del principio di ragion sufficiente" al "Fondamento della Morale", da "La librtà del volere umano" a "La Volontà nella Natura".
Ti dò qui un paio di spunti anedottici molto simpatici e riportati in molti studi biogradici sul filosofo di Danzica: a Schopenhauer è attribuita la frase. "Piú conosco gli uomini e piú amo il mio cane" nonché l'abitudine di rimproverare Atma (il suo cane) quando si comportava male con le parole. "Atma, non fare l'uomo!"
Un caro saluto
Vittorio Angelo
Aristotele è il più importante fondatore del nostro attuale pensiero. Lui diceva che la natura è una gerarchia dove gli essere razionali sono fatti per quelli con più grandi capacità razionali: "Le piante sono fatte per gli animali e gli animali per l'uomo, quelli domestici perché ne usi e se ne nutra se non tutti, almeno la maggior parte, perché se ne nutra e se ne serva per gli altri bisogni, ne tragga vesti e altri arnesi. Se dunque la natura niente fa niente né imperfetto né invano, di necessità è per l'uomo che la natura li ha fatti, tutti quanti.
Cmq Rossella ci stupisci sempre di più sui tuoi articoli grazie.
un saluto da Gabry
non ti curar.... dell'avv. diavolo, ma guarda e passa...
carissimi amici, meglio lasciar cuocere il nostro caro avvocato nel suo brodo...ed aiutare la nostra amica rosy a proseguire nella sua opera demolitrice contro un muro...
una noce in un sacco vuoto non ha fatto mai rumore...tante noci in un sacco qualche rumore faranno....
lasciamo l'avvocato nel suo sacco vuoto, se sarà fortunato brucerà nelle sue fiamme.....
lasciamolo solo nelle sue illusione di grander....
ROSY VAI SIAMO CON TE
la "buona volontà" è derivata dal fatto di volere raggiungere la "perfetta intelligenza", perchè, solo mirando alla conoscenza si potrà fare la "buona scelta" nel momento presente.
Ovviamente, non avendo al tempo presente la perfetta conoscenza, capiteranno situazioni in cui non avremo conoscenza necessaria per essere in grado di discernere tra buono o cattivo, ed in quel caso la "buona volonta" sta nel fatto di avere la "volontà di cercare" e non di "chiudere gli occhi e pescare" la giusta via.
ciao da james
"Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fanno gli uomini superiori".
Friedrich W. Nietzsche
Ciao a tutti ....morali e immorali lettori di questo blog ...
Sinceramente non mi sento moralmente integro ...anzi ...
Ma cosa è morale ?
Chi o da cosa è stabilito il limite tra moralità e immoralità ?
Rossella nel suo post la definisce come punto di equilibro tra Filosofia e Saggezza , una visione molto laica e universale della moralità .
Le religioni stabiliscono la loro moralità ... attraverso regole e dogmi.
Ma l'individuo ...l'uomo ...la donna ... quando devono misurarsi con la moralità universale o religiosa riescono a farlo in piena libertà ?
Cioè : quando rispettano la morale lo fanno in piena libertà ? Seguendo la coscienza e l'istinto o lo fanno solo per "convenzione" ?
Io credo che esista una moralità universale e universalmente conosciuta per la quale l'uomo dovrebbe rispettare se stesso ( quindi , non uccidere , non reprimere , non sottomettere , non ferire ecc ecc ecc ) la natura ( animali , piante ecc. ecc ) e l'ambiente , che sono compartecipi del sistema nel quale vive .
A quella non dovremmo mai dare "schiaffi" .... ma poi esistono le moralità "costruite" ad arte ...per renderci meno liberi ...meno pensanti ...meno individui ...ecco a quelle non do solo schiaffi ...quelle le prendo proprio a calci in c***o !!!!!!!!!!!
Buon proseguimento a tutti.
nietzsche, nella sua fase di follia finale, abbraccio' un cavallo da tiro che, stremato, crollo' al suolo.
Il filosofo gli corse accanto, lo abbraccio', e pianse tutte le lacrime che aveva trattenuto per la sventura umana, riversandole sul possente, ma inerme collo dell'equino.
Quel dolore è il fulcro della civilta'.
Pertanto, brutti primati scimmiottanti indignazioni false, non vi prodigate a avvocatizzare e controavvocatizzare i vostri nobili sentimenti, feriti da un congiuntivo mal coniugato, o da un complimento scevro di costrutto.
Cio' che voi cercate è semplicemente un bersaglio su cui indirizare il vostro odio, e questa volta è toccato a chi maltratta i delfini.
Ma siete capaci anche di amarli?.
P.S. Andatevene da Maria de Filippi a fa stà cagnara!
Io credo che ognuno di noi abbia una sua morale dettata dall'intelligenza, dalla sensibilità e dal rispetto verso il prossimo, è quindi impensabile parlare e chiedersi cosa sia morale e cosa no; tutto può essere morale e tutto può essere immorale.
Diverso è il concetto di morale costituzionale, lo Stato deve occuparsi di morale in quanto le sue leggi devono tendere a minimizzare la sofferenza e massimizzare la felicità degli esseri senzienti.
In quanto alla saggezza, io credo che possa consistere nella comprensione di se stessi e della realtà che ci circonda e nella ricerca del senso della vita e delle cose, chi riesce in questo può definirsi un saggio.
Buona continuazione
Difficile scrivere quando l'argomento in questione è complesso e quando si hanno idee spettinate...
La molteplicità delle esperienze vissute nel corso della vita sommate all'educazione ricevuta, fanno si che ognuno di noi creda nella propria "Verità". La "Verità" non è altro che il bagaglio interiore, quell'io fatto di saggezza, di riconoscimento del bene e del male, la così detta "voce della coscienza". Quando non ci si ascolta si strasgredisce,ci si illude di essere giusti e si diventa amorali. Mi chiedo: può un uomo dosare sempre ragione e istinto per evitare di commettere errori? e ammesso che ci riesca, non appare poi un essere troppo misurato, dove l'istinto primordiale che in qualche modo ci salva dall'essere troppo perfetti e ci distingue, rischia di farci diventare tutti uguali...?
Io voglio ancora capire, ancora sondare, trasformando la mia comprensione in "VITA".
Io credo che la vitalità di ogni essere umano risieda nella propria individualità, nel continuo, inarrestabile confrontarsi con gli altri, con la realtà che lo circonda e addirittura con se stesso. Ogni essere umano è un universo di esperienze, di emozioni, di sensazioni, ed un mare in tumulto di sentimenti, su cui si erge maestosa la vera essenza dell'uomo stesso. Un universo unico ed inimitabile, in perenne, costante evoluzione. Siamo diversi gli uni dagli altri e rivendichiamo con forza e determinazione questa nostra unicità, seppure, infine, è proprio questa nostra diversità che per assurdo ci rende simili
La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana.(Kant)
Ciao Rosydolphin e grazie per aver donato il tuo animo nobile..... Buona continuazione a tutti!! Fabrizio
Non volevo assolutamente intervenire personalmente, ma i fatti e le condizioni ad oggi, mi obbligano a farlo. Devo innanzitutto complimentarmi con il mio Avvocato, direi che ha fatto un ottimo lavoro, ha destabilizzato con estremo fervore gli animi impuri che armeggiano costantemente in questo blog, in segno di ringraziamento vorrei inviarle come da accordi presi in precedenza un assegno, ma, in bianco, la cifra è da apporre, a questo punto può deciderla da solo.
So con certezza che ha più coscienza di chi non ne convenga. Per tutti gli altri vorrei dare un piccolo assaggio di saggezza e filosofia, su quello che è un commento adeguato per un post adeguato. Vorrei scusarmi con te, Rosydolphindestiny, se intervengo con qualche piccola chicca, ma credo che tu abbia ancora bisogno di noi e con questo credo sia quasi tutto.
La vivisezione - che Turgenev in Padri e figli aveva elevato a metafora del nichilismo moderno - è in Wagner l'emblema di una tracotanza tecnico-civilizzatoria che nella sua concezione puramente strumentale della natura ne causa la distruzione. Le "camere di tortura della scienza" sono un dispositivo di morte, come la cupa torpediniera corazzata che, in una visione coeva a questo scritto, determina la deflagrazione dell'intero pianeta. La sofferenza senza riscatto degli animali è il banco di prova di una filosofia della redenzione, basata sul sentimento della compassione verso tutti gli esseri viventi.
La pietà nei confronti degli animali (che diventerà in Wagner anche difesa del vegetarianesimo) si esprime nell'ammonimento a chi "si arrampica sull'albero della scienza" a guardare non nell'interno sventrato di un animale vivo ma nei suoi occhi, dove "parla la sublime tristezza della natura, per il buio della sua esistenza....piena di tormento, poiché dove egli scherza con la scienza, l'animale prende la cosa sul serio". Se l'uomo è in grado di trasformare la propria sofferenza dandole un senso religioso o metafisico, l'animale è tutto lì nella sua percezione e nel suo sentire presente e privo di riscatto, e l'unica sublimazione della insensata sofferenza che gli viene inflitta sta, incredibilmente, nella sua capacità di continuare ad amare il suo tormentatore. Oggi si sente ad ogni piè sospinto additare la tecnologia, come responsabile della nostra violenza, e del ritardo nella nostra crescita morale. Secondo costoro, l'evoluzione morale non terrebbe il passo con l'evoluzione tecnologica, e noi saremmo come bambinoni dotati di giocattoli troppo pericolosi, per la nostra ancora scarsa cognizione etica. E la soluzione sarebbe: fermare lo sviluppo tecnologico e scientifico per dar modo alla morale di rimettersi in pari! Ogni vita è preziosa perché potrebbe portare un tassello fondamentale nella soluzione dei problemi che ostacolano l'ulteriore crescita della nostra civiltà.
saluti a tutti il DIAVOLO.
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