lunedì 2 luglio 2007

Amazon river dolphin

delfino acqua dolcecartina del rio delle amazzoni


Ma guarda un po', si va alla ricerca di notizie inquietanti, e ci si imbatte sempre nelle storie di mitologia antica.... Non era certo nel mio intento questa sera postare un'argomento di questo genere.Ma non ce l'ho fatta, mi ha veramente affascinata, perché ,mi riporta continuamente a pensare quale sia il rapporto delfino/uomo. Nell'antichità si stabilisce un rapporto di amicizia che si suggella nel tempo, e il nostro presente cambia le cose.... Ma......Ed ora a voi questa splendida lettura .Miti e leggende sui delfini In Brasile i delfini di acqua dolce del Rio delle Amazzoni, i “botos”, sono sacri come le vacche per gli indiani; proteggono gli uomini, conducono a terra i corpi degli annegati, possono anche mettere incinte le ragazze. Per i Maori i delfini (taniwha) sono considerati benevoli divinità per i naviganti. Gli Etruschi, infine, facevano traghettare dai delfini le anime dei morti verso le isole di Beati. Profondamente radicato nei miti e nelle leggende degli abitanti dei bassopiani amazzonici, il delfino rosa è un segno distintivo di fiumi intatti. Purtroppo la sua patria, gli estesi sistemi fluviali del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco, nella parte settentrionale del Sud America, è sempre più soggetta a sfruttamento: le miniere d’oro inquinano l’acqua con il mercurio, la pesca intensiva riduce le basi dell’alimentazione degli animali, mentre l’uccisione da parte dei pescatori, che ritengono i delfini “ladri di pesce”, e gli incidenti con i cavi d’ormeggio e le reti dei pescatori riducono direttamente il loro numero. In diverse zone del Rio delle Amazzoni, le singole popolazioni sono già separate fra loro a causa delle dighe. Attualmente sono in progetto numerose altre dighe, e grandi progetti di infrastrutture minacciano di inquinare ulteriormente le foreste e i fiumi Rio delle Amazzoni e Orinoco. Inoltre cresce con rapidità l’insediamento di molte persone in territori sino ad ora isolati. Il delfino rosa (Inia geoffrensis), chiamato dai sudamericani anche Bufeo, Bugeo, Boto o Tonina, cresce fino a raggiungere i 2,80 m di lunghezza e i 180 kg di peso, ed è quindi il più grande delfino di fiume del mondo. È in grado di muovere anche lateralmente la sua testa, leggermente separata dal corpo, cosa che gli risulta particolarmente utile nella caccia di pesci nello strato inferiore delle foreste inondate. Se ne distinguono due specie: Inia boliviensis in Bolivia (Rio delle Amazzoni), e I. geoffrensis con due sottospecie, I. g. geoffrensis nel bacino idrografico del Rio delle Amazzoni e I. g. humboldtiana nel bacino dell’Orinoco. Il più piccolo e grigio Tucuxi (Sotalia f. fluviatilis) appartiene ad un sottogruppo di una specie di delfini che vive in acque dolci e in acque salate. L’area di diffusione di questa specie d'acqua dolce si estende lungo il Rio delle Amazzoni e i suoi affluenti principali in Brasile, Perù, Colombia ed Ecuador, oltre che nel tratto inferiore dell’Orinoco in Venezuela.

delfino di acqua dolce

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara rossella io no ti conosco ma se andassi a mare aperto sono certo di vederti non puoi che essere un delfino, grazie di esistere e di scrivere per loro ne sarai ricompensata nei tempi dei tempi e certamente troverai tanti amici dove altri ne trovano poco, il tuo amico lillo.

Anonimo ha detto...

Sono bellissimi.Non sapevo della loro esistenza. Certo bisogna solo apprezzare del dono che la natura ci ha fatto. Peccato che noi la ricompensiamo con la distruzione...cavolo, alla fine, ci vuole un po' più di impegno da parte di tutti noi. Baci Ross... Il tuo amico Marco

Anonimo ha detto...

Oggi parliamo di una specie per nulla in via di estinzione(purtropo), si tratta dell'homo meschinus. Come abbiamo imparato da questo blog, se ne possono trovare in abbondanza un po' ovunque. Ne troviamo in Giappone, in Canada, nel rio delle amazzoni, in Italia, in Spagna.
La caratteritica peculiare di questa specie, è quella di anteporre la propria speculazione economica, a qualsiasi esigenza di doveroso rispetto verso la natura che lo circonda.
Tutti noi del circolo"Amici di rosy", auspichiamo un lento, ma inesorabile declino di questa infima specie, fino ad arrivare alla sua totale estinzione, che sara salutata, da stappi di champagne e festeggiamenti vari.

Anonimo ha detto...

bear grylls messer
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